La sicurezza ferroviaria e il caso della divisione ferroviaria di TUA studiati all’università Tor Vergata

La sicurezza ferroviaria nell’ottica della liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa e il caso della Divisione Ferroviaria di Tua Spa sono stati oggetto di studio all’Università Tor Vergata di Roma nell’ambito del master curato dal professor Mario Sebastiani dal tema la “Regolazione dei trasporti. A rappresentare il particolarissimo mondo ferroviario è stato il Direttore Generale di Tua Spa, Giuseppe Cassino, che ha illustrato il processo innescato dalla Direttiva sulla liberalizzazione delle ferrovie (440/91) anche attraverso il caso della Divisione Ferroviaria di Tua che, proprio cogliendo le opportunità offerte dalle nuove normative europee, ha conseguito lo status di Impresa Ferroviaria per il trasporto passeggeri e merci, e che ora, sulla base del recente Decreto 112/2015, assumerà prossimamente anche quello di gestore Infrastruttura. “Il settore del trasporto ferroviario assume valore emblematico nel diritto pubblico dell’economia poiché costituisce tutt’ora un esempio di intervento diretto dello Stato nella gestone di servizi pubblici garantiti costituzionalmente come il diritto alla mobilità, per i quali, soprattutto nel trasporto ferroviario, è stato possibile raggiungere ragguardevoli livelli di sicurezza che, ora, il processo di liberalizzazione voluto dall’Europa, non deve assolutamente compromettere.” Sono state queste le basi dell’intervento del primo dirigente di Tua, Giuseppe Cassino che ha posto l’attenzione sul sistema trasportistico ferroviario in Europa. “L’esperienza italiana di liberalizzazione del trasporto ferroviario – ha spiegato il DG Cassino – mostra in tutta evidenza quanto sia difficile perseguire un sistema di trasporto europeo unico, interoperabile, ad accesso libero nei vari segmenti di mercato. Ma è solo questione di tempo. L’Europa è ben determinata  e, una ad una, stanno crollando tutte le barriere normative, tecnologiche, organizzative ed operative che in diversa misura hanno costituito ostacolo al processo di liberalizzazione.”

 L’interessante ed apprezzato intervento del diggì di TUA si è focalizzato sul processo normativo caratteristico del settore ferroviario che ha preso avvio oltre 25 anni fa, con la direttiva 440/1991, tesa all’ottenimento di un’area ferroviaria integrata europea e dalle direttive che si sono occupate a più riprese della sicurezza ferroviaria, nell’ottica appunto di difendere e tutelare gli eccellenti risultati raggiunti e non sacrificarli sull’altare della liberalizzazione così come avvenuto nel regno Unito nei primi anni ’90. Nell’ottica dell’evoluzione normativa, Cassino ha illustrato il case-history della divisione ferroviaria di TUA sottolineando i passaggi che hanno contraddistinto il processo di certificazione e di inquadramento in un contesto di respiro europeo del settore del trasporto ferroviario. Il direttore generale di Tua, inoltre, ha concentrato un focus della lezione sulle tematiche inerenti la sicurezza nel trasporto ferroviario ponendo l’accento sulle più innovative tecnologie a supporto della gestione della circolazione. “L’ERTMS – ha spiegato il DG Cassino – acronimo di European Rail Traffic Management System/European Train Control System, da oltre un decennio sulle linee del Sistema Alta Velocità, trasmettendo dati attraverso il Global System Mobile-Railway, consente di seguire la marcia del treno in tempo reale, inviando al macchinista ogni indicazione necessaria per la guida nella massima sicurezza rendendo superfluo l’uso dei segnali posto al lato del binario, attivando la frenatura d’emergenza qualora non vengano rispettati i parametri imposti dal sistema e la velocità superi quella consentita”.

 

A chiusura del suo intervento, il diggì Cassino ha evidenziato gli sviluppi futuri di questa tecnologia illustrando le potenzialità di ERSAT, il nuovo sistema basato sul satellite, ancora in fase sperimentale, che sarà utilizzato per controllare e gestire in sicurezza il traffico ferroviario sulle linee convenzionali secondarie, locali e regionali, evidenziando come il progetto sia cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma quadro per la Ricerca e l’Innovazione “Horizon 2020” di cui il vettore abruzzese Tua è tra i principali partner. 

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