La sicurezza in rete ed i rischi per gli utenti

La sicurezza in rete, uno degli argomenti più in voga da sempre, da quando internet è esploso andando ad assorbire al proprio interno tutte le azioni di carattere quotidiano. Ormai ci si rivolge alla rete per ogni esigenza: dagli acquisiti, vista la proliferazione degli ecommerce, fino alla gestione del proprio conto corrente tramite quello che viene comunemente chiamato home banking. 
Negli ultimi anni si stanno facendo largo altre attitudini, come nel caso degli investimenti e del gioco: due elementi che portano con loro, per definizione, pericoli di varia natura. Chi effettua operazioni di investimenti o di scommesse è già, in partenza, a forte rischio: farlo in rete diventa ancora più pericoloso. Quali sono i rischi?

I rischi degli investimenti in rete

In rete il pericolo principale è essenzialmente il furto dei propri dati (le tipologie di furto sono ovviamente molteplici, come si può leggere sul sito della Polizia di Stato), che siano personali o legati ai sistemi di pagamento. Ed allora tutte le piattaforme che richiedono inserimento dei dati sensibili o versamento di soldi devono essere particolarmente attenzionate.
Parlando di investimenti, oggi ci si rivolge al web per espletare al meglio queste operazioni: e lo si fa attraverso le piattaforme di trading online. Broker virtuali che permettono di investire su tutti i principali asset solitamente acquistabili tramite banche o comunque altri intermediari fisici: dalle azioni alle materie prime passando per le valute estere. Sostanzialmente, tutto.
Quali sono i rischi legati a questo strumento? Che la piattaforma di investimento che si va a scegliere non sia regolamentata e che quindi non abbia tutti gli standard di sicurezza o che, ancor peggio, sia stata creata appositamente con l’intento di raccogliere più conti deposito possibile per poi sparire.

Il mondo delle scommesse in rete

E a questo proposito anche il mondo delle scommesse viaggia su binari molto rischiosi: anche qui è importante affidarsi a soggetti che abbiano i requisiti per operare, in Italia è la Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) a vigilare su questo tema stabilendo chi può operare e chi no.
Il mercato è purtroppo diventato una giungla: accanto a soggetti ormai noti, come nel caso di Better, divisione di Lottomatica nel settore scommesse sportive online, sono nati tanti soggetti un po’ borderline, per non dire del tutto truffaldini.
Tra l’altro, fattore che non contribuisce a generare ordine, in Italia non c’è una apposita legge che vieti di giocare online su operatori che abbiano sede all’estero (in molti paesi esteri ad esempio, una legge di questo genere esiste). Ecco che il giocatore può farlo tranquillamente collegandosi da internet al sito di un qualsiasi operatore in una qualche parte del mondo; cosa che un tempo, quando ci si doveva recare di persona presso un centro scommesse, non era possibile fare.

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