L’AQUILA. BLASIOLI SU ZONE ROSSE: “SOSPIRI CHIEDE AIUTO AL GOVERNO, MA IL CONSIGLIO REGIONALE POTREBBE GIÀ INTERVENIRE E NON LO FA

“Leggere la lunga invettiva con cui il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri chiede aiuti al Governo sulla Val Fino, zona rossa sin dal 18 di marzo scorso per ordinanza regionale, ci lascia sgomenti.

Ma lui è lo stesso Presidente che ha diretto il Consiglio regionale del 1 aprile, durante cui è stata approvata la legge regionale n. 106 Cura Abruzzo con le ricette del centrodestra per famiglie e imprese della zona rossa? Perché in verità è da allora che l’opposizione e anche il territorio chiedono azioni concrete alla Regione sulle zone rosse d’Abruzzo, cioè la Val Fino, l’area Vestina, Picciano finché vi è stata ricompresa e Villa Caldari a Ortona, che avrebbero diritto a una velocizzazione ad esempio dell’effettuazione dei tamponi a tutta la popolazione, annunciata all’emissione del provvedimento, ma che lì ancora attendono. Questo accade oggi, a pochi giorni dal 19 aprile, data di scadenza di restrizioni di cui sarebbe utile anche sapere in base a quale ulteriore relazione sanitaria siano state concepite, in modo da capire se aspettarsi una proroga.

Invece non si vede un piano di azione in queste aree, né i tamponi, né gli interventi fra Penne, Farindola, Civitella, Picciano, posti dove c’è bisogno di un aiuto sanitario ed economico che ancora non si vede, come non si vede l’armonizzazione delle regole, rimesse ai singoli sindaci e valide nei singoli perimetri.

Ma com’è possibile? Dal 18 di marzo la Val Fino, dal 25 l’area Vestina aspettano invano, la Regione ha isolato queste zone e poi è sparita, tant’è che oggi a reclamare l’assenza del governo regionale è anche il sindaco di Penne. Un’assenza che noi sottolineiamo da settimane.

Quindi ci lascia senza parole quest’uscita del Presidente, perché o è vero l’emendamento alla legge Cura Abruzzo che attribuisce al cosiddetto Comitato scientifico l’individuazione delle misure (comitato che pare sia stato istituito solo oggi, fra l’altro) oppure è vero il contrario, cioè che quell’emendamento non serve a nulla, visto che stiamo chiedendo aiuto al Governo. Ci facessero capire dove sta la verità e soprattutto cosa vogliono fare per le zone più colpite e per il resto della regione, perché altrimenti questo interessamento suona come una presa in giro per tutti. Mancano 4 giorni alla scadenza della terza proroga per la Val Fino ed Elice, e della seconda per Civitella, Farindola, Penne e dal 25 marzo queste ultime aspettano i tamponi per tutti come annunciato dal Presidente Marsilio, mentre non sono arrivati neanche per sanitari, farmacisti e commercianti in prima linea. Non si sono viste regole armonizzate per tutti, che avevo richiesto con la nota del 6 aprile e ad ora nessun aiuto economico per imprese e famiglie, prima promesse con la legge regionale e oggi, rimbalzate al governo.

É un abbandono totale quello della provincia di Pescara. E perché fra il dire e il non fare, c’è di mezzo il mare di parole che la Regione sta spargendo da quando è iniziata quest’emergenza, tralasciando di risolvere i problemi veri che vanno affrontati al più presto per andare oltre e risollevarci”.

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