L’AQUILA – EVENTO MUSICALE CON L’ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE ED IL TRIO METAMORFOSI

A siglare l’avvio delle due maggiori stagioni musicali del capoluogo abruzzese è stato programmato un evento musicale nato dalla collaborazione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese che si svolge sabato 27 ottobre e domenica 28 ottobre, nell’ambito dei rispettivi cartelloni concertistici, presso il Ridotto del Teatro Comunale con inizio alle ore 18. Protagonista è il Trio Metamorphosi, uno degli ensemble più interessanti del panorama nazionale, inserito nel catalogo della prestigiosa etichetta discografica Decca, formato dal violinista Mauro Loguercio e dai fratelli Francesco e Angelo Pepicelli rispettivamente violoncellista e pianista, unitamente all’Orchestra Sinfonica Abruzzese guidata da Massimiliano Stefanelli.

In programma uno dei capolavori dell’autore italiano Giorgio Federico Ghedini: il Concerto dell’Albatro. Composto nel 1945 è considerato il capolavoro indiscusso di Ghedini, compositore di assoluto rilievo per la vastità della sua produzione e per il fondamentale contributo all’affermazione dei nuovi linguaggi musicali del Novecento.

Il brano nacque dalla lettura del Moby Dick di Melville, la cui traduzione ad opera di Cesare Pavese, appena pubblicata, colpì a tal punto il compositore da indurlo ad inserirne uno stralcio in partitura. Il Concerto può essere considerato di base neoclassica ma il linguaggio è moderno, aspro e sottile, con cromatismi e politonalità ed un pensiero contrappuntistico fitto e complesso che mira ad una ricerca raffinata dei timbri orchestrali. A coronare e definire l’impianto musicale giunge sul finire dell’opera la voce recitante, con il testo di Melville-Pavese interpretato dall’attore aquilano Andrea Fugaro con il supporto del Teatro Stabile d’Abruzzo.

La seconda parte del programma trova l’esecuzione del celebre Triplo Concerto op. 56 di Ludwig van Beethoven: un lavoro che si pone a capo del cosiddetto “periodo eroico” beethoveniano, anche se in quest’opera prevale ancora un’atmosfera salottiera, che mette in evidenza il virtuosismo dei solisti donando all’opera un carattere brillante e quasi festoso.

L’originalità di tale evento musicale risiede proprio nella composizione del programma. Infatti, non risulta che, nel corso della storia dell’interpretazione musicale, sia stato eseguito un concerto così predisposto che abbia insieme il lavoro di Ghedini e quello di Beethoven per trio con pianoforte e orchestra.

In questo senso l’evento può essere considerato una prima mondiale!

 

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