L’AQUILA FILM FESTIVAL SI APRE LA DODICESIMA EDIZIONE

L’Aquila Film Festival torna dal 18 gennaio al 3 maggio 2018 per la 12 esima edizione, un evento attesissimo dai 4 mila contatti che seguono la pagina Facebook della manifestazione e da tutti i cinefili aquilani che ormai riconoscono nel festival un “appuntamento immancabile nel calendario culturale cittadino che supplisce anche alla mancanza di una programmazione cinematografica d’autore, in un regime distributivo dominato dalle multisala che impongono al pubblico solo film commerciale”.

“La funzione di stimolo dell’organizzazione di L’Aquila Film Festival – su legge in una nota – diretta da Federico Vittorini, dell’associazione L’Idea di Cleves, mira anche quest’anno a dare la possibilità al pubblico di incontrare i protagonisti del cinema d’autore attraverso incontri curati da docenti universitari, di godere di retrospettive, nuove uscite che non hanno avuto distribuzione in città, cortometraggi, rarità e film in concorso che verranno votati dal pubblico. 

Il tutto con la ormai nota formula del biglietto etico, secondo la quale ciascuno decide quanto vuole o può pagare, e in un clima da cineforum in cui si discute tra una cioccolata calda ed un aperitivo, compresi nel biglietto etico, rinnovando una consuetudine ben accolta dagli affezionati”.

Quest’anno, inoltre, L’Aquila Film festival si internazionalizza con la versione Erasmus Friendly degli eventi, nata dalla collaborazione con l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario  e Aquilasmus: i film verranno sempre proiettati con traduzione inglese per renderli accessibili agli studenti stranieri che risiedono nel capoluogo. 

Proseguono poi le collaborazioni con l’università dell’Aquila, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, il Centro Sperimentale di Cinema, il Gran Sasso Science Institute (Gssi) e l’Accademia di belle Arti.

Altra novità riguarda la location che si sposta dall’Auditorium del Parco al Palazzetto dei Nobili. 

“Abbiamo assecondato le decisioni della nuova amministrazione comunale – spiega Vittorini – l’Auditorium del Parco, per quanto sia diventato un luogo identificativo del Festival e sia anche molto gradito al nostro pubblico, ha ormai costi troppo alti per Associazioni culturali come la nostra che vivono di poche risorse e di molto volontariato. Speriamo di poter avere un giorno la possibilità di utilizzarlo gratuitamente in favore dei cittadini, dell’aggregazione e della produzione culturale che è poi lo scopo con cui è stato donato al Comune. Nel frattempo ringraziamo il sindaco Pierluigi Biondi per averci concesso il Palanobili. La sala è meno capiente ma ha anche spazi diversificati per le mostre. La renderemo accogliente per la socializzazione e lo scambio, sognando nel frattempo una futura Casa del cinema. Il capoluogo se la merita. In ogni caso, per gli eventi più grandi torneremo di tanto in tanto all’Auditorium, soprattutto nella seconda parte del programma che uscirà a marzo e che riserverà molte interessanti sorprese”.

Già molto nutrita intanto la prima parte del programma che copre i primi due mesi del 2018. 

Apertura il 18 gennaio con l’ultimo capolavoro di animazione giapponese Your name, di Makoto Shinkai accompagnato da un aperitivo nipponico per inaugurare la 12 esimaedizione e da una lezione continua di disegno manga a cura della Scuola di Fumetto d’Abruzzo.

Per tutta la rassegna spazio solo a grandi maestri del cinema mondiale e a pellicole che non hanno avuto la distribuzione che meritavano: Happy End di Michael Haneke, Loveless di Andrei Zvjagincev (Premio della Giuria a Cannes), Paterson di Jim JarmuschThe Square di Ruben Östlund (Palma d’Oro a Cannes),  Cuori puri di Roberto De Paolis, una grande opera prima italiana.

I titoli in concorso sono film non ancora distribuiti in Italia, eventi rari per il pubblico aquilano e visibili solo al L’Aquila Film Festival: Blue my mind, dramma fanta-adolescenziale della regista svizzera Lisa Brühlmann; Diane a les épaules di Fabien Gorgeart, racconto sincero sulla maternità surrogata; l’austriaco Mademoiselle Paradise di Barbara Alert, opera in costume basata su una storia vera; Razzia di Nabil Ayouch, un grande racconto lungo trent’anni attraverso i cambiamenti del Marocco; The Breadwinner di Nora Twomey, considerato il nuovo Persepolis.

Saranno 11 i cortometraggi che si contenderanno il favore di una giuria mista inter-accademica di studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia Abruzzo, del corso di Storia del Cinema dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila: 16 semanas di Carlota CoronadoA sweden classic di Måns BerthasCe que cache la neige di Loïc GaillardDulce Rutina di Giada CeottoFrom Hasakah with love di Mohammad Farahani, Preliminares di Teresa Bellón e César F. CalvilloRatzinger vuole tornare di Valerio VestosoSimposio Suino in Re minore di Francesco FilippiniStai sereno di Daniele Stocchi, Goût bacon di Emma BenestanUn minutito di Javier Macipe. 

Due eventi anche per la sezione “Dialoghi sul Cinema” in cui esperti si confrontano col pubblico su temi cinematografici: una piccola personale dedicata al regista aquilano Emiliano Dante, con la proiezione del suo ultimo documentario Appennino, passato in concorso al Torino Film Festival e la sua opera seconda, “Limen (Omission)”, del 2012.

Il professore Massimo Fusillo, Referente per le attività culturali dell’Università degli Studi dell’Aquila, incontrerà pubblicamente il regista per ripercorrerne la filmografia.

Il secondo appuntamento è con la presentazione del libro del professore Sandro Volpe dell’Università degli Studi di Palermo “La mia notte con Maud: un’analisi. Ritorno a Clermont-Ferrand”. Dialogherà con l’autore il professor Mirko Lino, docente di Storia del Cinema dell’Università dell’Aquila per esplorare l’opera di una delle figure più emblematiche del cinema della Nouvelle Vague: il grande regista francese Eric Rohmer, scomparso nel 2010. Durante l’evento saranno proiettati due capolavori del grande autore: La mia notte con Maud e Racconto d’autunno.

“Ringraziando gli sponsor e i sostenitori della manifestazione che ne permettono la prosecuzione  il direttore artistico Federico Vittorini auspica che L’Aquila Film Festival  abbia la giusta considerazione nel cartellone culturale cittadino e che venga riconosciuto il ruolo sociale, oltre che culturale, della manifestazione che, soprattutto nel dopo sisma, è stato prezioso e raro punto di riferimento e di ritrovo nel centro storico, garantito anche quando le difficoltà organizzative conseguenti al terremoto erano più limitanti”, si legge quindi nel comunicato. 

“In 11 anni abbiamo portato all’Aquila gratuitamente grandi personaggi del cinema d’autore come Paolo SorrentinoFerzan OzpetekRoberto HerlitzkaMario MartoneFranca Valeri e Marco Bellocchio, solo per citare i più noti e garantito una programmazione settimanale di 30-35 giornate annue che ha aggregato intorno a questo rito una moltitudine di appassionati e neofiti che hanno raggiunto le 5 mila presenze medie l’anno. Il Cinema merita un posto nell’aggiornamento culturale di un capoluogo di regione”, conclude Vittorini. 

 

 

IL CUORE DI UNA CITTA’ CHE RESTA VIVO

 

( Cicchetti Ivan )

 

 

 

 

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