L’AQUILA. GUARDIA DI FINANZA: TRUFFA AI DANNI DI UN ISTITUTO DI CREDITO. ACCERTATA FRODE PER UN IMPORTO SUPERIORE AI DUE MILIONI DI EURO

A conclusione di un’articolata attività di indagine, delegata dalla Procura della Repubblica di L’Aquila nell’ambito del p.p. 194/19 e coordinata dal Sostituto Procuratore, Dott. Stefano Gallo, i finanzieri della Compagnia di L’Aquila hanno deferito all’A.G. il rappresentante legale di una società, al tempo con sede nel polo industriale di Bazzano e operante nel settore della produzione, trasformazione e commercio di alluminio, per il reato di mendacio bancario e di truffa aggravata, avendo cagionato ad un istituto di credito un danno di oltre 2 milioni di euro.

In particolare è stato accertato come tale società, tra giugno e ottobre 2018, sia riuscita ad ottenere un anticipo di liquidità dalla banca presentando ricevute bancarie (ri.ba), nell’ambito di un contratto di affidamento mediante anticipazione salvo buon fine stipulato presso la filiale di Paganica con lo stesso istituto di credito.

Modus operandi e gli artifizi e i raggiri attraverso i quali veniva conseguito l’illecito accreditamento del denaro possono essere così sintetizzati:

  • la società creditrice presentava alla banca danneggiata fatture emesse e, ottenuto l’anticipo di liquidità, ne dirottava il pagamento, prima della scadenza verso conti correnti accesi su altri istituti di credito;
  • alla banca danneggiata venivano:
  • presentate ricevute bancarie relative a fatture non esigibili.

In sostanza l’istituto di credito anticipava liquidità su fatture che erano state già saldate mediante compensazione;

  • trasmesse ricevute bancarie allo sconto senza alcun titolo di credito a supporto o, riportanti estremi di documenti fiscali inesistenti. Tale ultima condotta configura anche l’ipotesi di reato di mendacio bancario, prevista e punita dall’art. 137 del D. Lgs. 385/93 (Testo Unico Bancario).

L’articolata attività di indagine, che ha richiesto, oltre all’esame della documentazione contabile, l’esecuzione di accertamenti bancari, l’escussione di persone informate sui fatti nonché verificazioni dirette alle aziende clienti, è testimonianza dell’impegno profuso dal Corpo a tutela della legalità e a contrasto delle condotte fraudolente in genere.

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