L’AQUILA. IL MINISTRO AMENDOLA: “ACCORDO CON L’UE SULLA RESTITUZIONE DELLE TASSE POST-SISMA”. L’ANNUNCIO NELL’INCONTRO CON CONFINDUSTRIA

“Il protocollo proposto dal Governo all’Ue è stato accettato. Con questo accordo abbiamo lavorato per bloccare le procedura di infrazione aperta dall’Europa e rendere, se non nullo, quasi tale l’impatto della restituzione delle tasse sospese dopo il sisma 2009 sulle aziende abruzzesi”. E’ quanto annunciato dal ministro per i rapporti con l’Europa, Vincenzo Amendola, nel corso della visita, all’Aquila, nella sede di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno. Il ministro Amendola ha incontrato i vertici di Confindustria e i rappresentanti delle associazioni datoriali del territorio. La vicenda della restituzione delle tasse riguarda quasi 130 aziende aquilane con un impatto di oltre 100 milioni di euro.

“I criteri utilizzati”, ha spiegato Amendola, “sono stati l’applicazione di un criterio di prossimità per le imprese che, all’80 per cento, hanno un’economia in una sfera di prossimità, l’applicazione retroattiva del regolamento de minims a 200mila euro e una ridefinzione delle categorie dei danni acquisiti con il meccanismo dell’autocerificazione. Un altro criterio è la compensazione dei crediti vantati con la pubblica amministrazione. Provvedimenti che già dovrebbero estendere la capacità di fuoriuscire dalla richiesta di quasi tutte le aziende. Per le parti restanti siamo riusciti ad ottenere un pagamento ratale a tre anni per non avere un impatto troppo duro sulle aziende”. Amendola ha comunicato che “la lettera dell’Ue è arrivata il 12 febbraio scorso. E’ una bella giornata per L’Aquila e per tutto il territorio. Oggi possiamo voltare pagina. Per una storia tragica come quella dell’Aquila era giusto lavorare in silenzio e portare a casa un risultato”, ha sottolineato il ministro Amendola, “i parlamentari hanno fatto molto alla Camera e al Senato per portare avanti questa discussione. Ci siamo trovati di fronte ad un ostacolo abbastanza serio: la notifica del 2015 dell’Ue che aveva parametri molto stretti. A settembre, ottobre eravamo davanti ad un vero stallo, con il rischio di una infrazione europea sulla violazione degli aiuti di stato il recupero delle tasse da parte delle imprese. Io preferisco non sbattere i pugni in Europa”, ha concluso Amendola, “ma far valere le idee”.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, “per l’impegno profuso e i risultati raggiunti nell’alleggerire, quanto più possibile, il peso della restituzione delle imposte che gravava sulle imprese colpite dal terremoto del 2009, riuscendo ad arginare, in questo modo, la prcedura d’infrazione minacciata da Bruxelles. La soluzione prospettata è stata raggiunta grazie alla collaborazione di tutti gli attori in campo – categorie produttive con istituzioni locali, nazionali e comunitarie – e questo dimostra che, quando l’Italia riesce a sviluppare un sano gioco di squadra, i problemi si risolvono con soddisfazione generale. Diamo atto al ministro per i Rapporti con l’Europa, Vincenzo Amendola, di aver saputo ben inerpretare il sentimento e le necessità delle aziende coinvolte, contribuendo a restituire serenità e nuova fiducia nel futuro a imprenditori e imprenditrici già duramente provati dai danni prodotti dal sisma”.

“Dopo anni di battaglie, proposte e incontri istituzionali siamo arrivati ad un risultato importante che tira fuori da un contenzioso la maggioranza delle aziende del territorio”, affermano Riccardo Podda, presidente Confindustra L’Aquila Abruzzo Interno, Ezio Rainaldi, delegato regionale alla ricostruzione di Confindustria, Marco Fracassi, presidente di Confindustria Abruzzo e Francesco De Bartolomeis, direttore di Confindustria L’Aquila, “per la prima volta il territorio e, in particolare, le associazioni datoriali sono state coinvolte attivamente nella trattiva con l’Europa, tramite il Governo italiano, formulando proposte e osservazioni, in un continuo dialogo con la struttura tecnica ministeriale volte a concordare e a far approvare una linea di indirizzo che si rifà al criterio di prossimità”. Le aziende aquilane, mediante autodichiarazione avranno la possibilità di dimostrare, tramite autocertificazione, di non aver alterato il regime di concorrenza europea, alla base della procedura di infrazione avviata da Bruxelles. “Secondo quanto comunicato, oggi, ufficialmente dal ministro Amendola e dal capo di gabinetto del ministero per gli Affari Europei, Fabrizio Lucentini”, sottolineano i rappresentanti di Confindustria, “è andata a buon esito la trattativa avviata dal Governo sulla base delle richieste delle parti sociali e delle organizzazioni di categoria. In particolare, Confindustria si è fatta capofila della vertenza con l’Europa, fornendo tutte le indicazioni necessarie ad evitare la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma, per buona parte delle aziende coinvolte. Esprimiamo apprezzamento per il lavoro svolto dal ministro Amendola e per la concretezza del suo operato, nonché per il fattivo apprezzamento dei parlamentari abruzzesi che hanno seguito con attenzione la trattiva”.

All’incontro odierno, nella sede di Confindustria L’Aquila, erano presenti, tra gli altri, l’assessore alle aree interne, Guido Liris, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i parlamentari abruzzesi, Stefania Pezzopane, Gaetano Quagliariello e Gabriella Di Girolamo, il questore dell’Aquila, Orazio D’Anna, il prefetto, Cinzia Torraco, i consiglieri regionali Giovanni Legnini, Americo Di Benedetto, l’ex presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, il presidente Ance L’Aquila, Adolfo Cicchetti, il diretto dell’Api provincia dell’Aquila, Massimiliano Mari Fiamma, il presidente e il direttore della Cna della provincia dell’Aquila, Gianfranco Torrelli e Agostino Del Re, Filippo Rubei, di Confagricoltura.

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