LE 50 PIETANZE D’ORO ABRUZZESI DA DEGUSTARE – I DOLCI

Sassi da mangiare (Sant’Egidio alla Vibrata). Noti anche col nome di Mandorle Atterrate, i Sassi d’Abruzzo sono dei dolci tipici dell’Abruzzo. Vengono preparati con delle mandorle, unite a del cacao amaro e dello zucchero. La loro forma ricorda dei sassolini con la terra addosso: da qui il nome. 
 
Il bocconotto di Castel Frentano. Fanno parte della tradizione del centro sud Italia e vennero inventati con la diffusione del cacao, probabilmente nel settecento. È un pasticcino tondo ripieno di cioccolata, crema, miele o altro ancora. Viene realizzato con farina, zucchero, mandorle, uova, olio e cioccolata. 
Le palline di miele. Un dolce formato da piccole palline di farina e uova, ricoperto con miele: è la cicerchiata, dolce tipico del centro Italia. 
 
Dolci natalizi abruzzesi. I caggionetti sono dei dolci ripieni fatti con mandorle, cioccolato e cannella. La sfoglia viene riempita e fritta in olio d’oliva. Al termine vengono spruzzati lo zucchero e la cannella. 
 
Il dolce della nonna. Chiamatela come volete: ferratella, pizzella, neola, nevola, nivola, cancellata. Sta di fatto che questo resta uno dei dolci più amati d’Abruzzo. Viene realizzato con pasta da biscotto, schiacciata in una doppia piastra. Esistono due varietà: una più dura e croccante, una seconda morbida che può essere nel caso arrotolata. Ottima con un la marmellata e la nutella spalmate sopra. 
 
Mostacciolo (Scanno). Chiamato anche mustacciuolo, è un dolce tipico di tutta la regione Campania, diffuso però anche in Abruzzo. La varietà più famosa è quella di Scanno, dalla forma più grande e più schiacciata. È un dolce al sapore di miele e frutta candita ricoperto da una glassa di cioccolato. 
 
Il Pan Rozzo. Nacque a Pescara nel 1920, nell’omonima pasticceria: si tratta del parrozzo. Assunse questa denominazione in quanto somigliava al pane rozzo dei contadini, fatto di mais e dalla forma semisferica. L’impasto interno è fatto di uova e farina di mandorle, quello esterno di una copertura di cioccolato. La prima persona ad assaggiare il parrozzo fu Gabriele D’Annunzio, al quale dedicò un madrigale. 
 
Pepatelli (Teramo). Sono fra i dolci tipici natalizi abruzzesi, chiamati così per la presenza di pepe nell’impasto. Sono realizzati con del miele scaldato, delle mandorle tritate, pepe, farina e scorza di arancia. La loro lunghezza è di pochi centimetri. 
 
Torrone tenero al cioccolato (L’Aquila). È un torrone nocciolato morbido, con del cacao nell’impasto. È spugnoso, morbido e ha un colore marroncino. Viene realizzato con nocciole, zucchero, miele, ostia. Viene realizzato in apposite vasche in rame. 
 
Le Sise delle Monache (Guardiagrele). È chiamato anche Tre Monti, in quanto la sua forma ha tre protuberanze. È fatto con del pan di spagna e ripieni di crema pasticcera. Una spolverata di zucchero ricopre il tutto. 

La zeppola di San Giuseppe (Teramo). Come nel resto del centro sud Italia sono di tradizione nel giorno di San Giuseppe. Rispetto alle altre quella teramana è più grande e assume la forma di bigne, ripiena di crema pasticciera bianca e sormontata da un’amarena. 

 
LA BONTA’ NASCE IN ABRUZZO
 
 
( Cicchetti Ivan )
 

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