Lugi De Magistris a L’Aquila: “Mi definisco un sovversivo costituzionalmente orientato”

Il primo comizio pubblico della campagna elettorale delle elezioni amministrative 2017 a L’Aquila l’ha tenuto nella giornata di ieri Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Centinaia di persone hanno assistito al comizio con interesse e curiosità. L’intervento di De Magistris è avvenuto in sostegno della candidata sindaca Carla Cimoroni. Qui potete vedere la diretta trasmessa dai social nella giornata di ieri.

“La prima cosa che mi sento di dirvi è che ci dovete credere.” Esordisce così il primo cittadino partenopeo che prosegue “Prima che diventassi sindaco, nessuno credeva in me, perché non avevo un partito forte alle spalle. Ma io percepii subito per strada, nei vicoli, nelle piazze l’entusiasmo costante che cresceva. E’ importante coordinare un programma elettorale convincente che cammini sulle gambe, nel cuore, nella passione e nell’anima di persone credibili.”

Continua De Magistris raccontando alcuni aneddoti. “Per ogni cosa venivo contrastato da chi mi diceva “Non si può fare. Invece sì, si può fare. Ad esempio quando mi sono insediato, Napoli era sommersa dall’immondizia e c’era sfiducia totale. Dopo tre settimane con il primo atto della mia giunta abbiamo rimosso la spazzatura dalle strade. Come? Rompendo il sistema politica/malaffare/camorra che stava dietro al sistema rifiuti. Più c’era emergenza e più loro facevano soldi, più era difficile la situazione e più non si facevano le gare e si agiva in deroga alle leggi. I primi giorni scendevo la notte con il personale addetto alla rimozione della spazzatura. Dicevo loro, <<voi sarete assieme a noi i protagonisti della rivoluzione. Se non togliamo i rifiuti per strada, tutti assoceranno il nome di Napoli alla munnezza. Quindi mentre c’era chi mi diceva di fare tagli e licenziamenti, noi abbiamo investito sul capitale umano. Di fronte all’assenza di risorse economiche, abbiamo puntato sulle persone.”

Nel 2011 c’è stato il referendum per l’Acqua Pubblica. Oggi Napoli è l’unica città italiana che ha applicato il risultato referendario, trasformando una società per azioni in ABC Acqua Bene Comune. L’azienda oggi fa utili. Perché gli altri sindaci non lo fanno? Molti sono per l’acqua pubblica. Ma oltre a fare la rivoluzione nei comizi o sui social, quando ti siedi sulla sedia e lì che devi assumerti la responsabilità di firmare atti rivoluzionari. E lì che inizia la vera rivoluzione.
Il trasporto pubblico non l’abbiamo privatizzato. Noi vogliamo dimostrare che si può governare il pubblico con le mani pulite e per l’interesse della collettività, senza procedere a privatizzazioni di massa e fino ad ora ce la stiamo facendo. Io da sei anni amministro un comune che non può spendere, ma attraverso la partecipazione popolare abbiamo raggiunto grandi risultati. Pensate che negli ultimi due anni Napoli è cresciuta tantissimo dal punto di vista del turismo. Negli ultimi due mesi Napoli ha superato Firenze per le visite nei musei!”

Si avvia alla conclusione il comizio del primo cittadino napoletano “Noi abbiamo messo in campo dei principi e dei valori, che nel mondo capitalistico non valgono nulla, ma lavoriamo in autonomia, abbiamo rotto catene col malaffare e la camorra. L’esperienza di Napoli fa paura e mi hanno fatto la guerra in tanti modi. Ad esempio mi hanno anche sospeso da sindaco per un mese. In quel mese ho costruito la mia fortuna: ho fatto il sindaco di strada. Stavo assieme ai cittadini 24 ore su 24 e la gente mi incitava a non mollare. Ecco anche voi (rivolto alla Cimoroni), dovete andare strada per strada, convincere le persone con onesta, passione, amore per il vostro territorio. Ce l’abbiamo fatta noi, potete farcela anche voi qui a L’Aquila. Facciamola insieme questa rivoluzione. Senza confini, senza filo spinato. Lottiamo e un giorno ce la faremo a portare nei governi della nostra comunità gente che attua la Costituzione per la giustizia, la solidarietà, l’uguaglianza e la libertà.”

 

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