Meteo. Dopo la siccità e il caldo l’Italia sperimenta i primi cedimenti di fine stagione estiva. Instabile nei prossimi giorni. Ecco dove e quando

Meteo. Il grande protettore dalle perturbazioni atlantiche in grado di apportare un riscaldamento a tutte le quote troposferiche ha iniziato a perdere i primi colpi e il campo di alta pressione di matrice subtropicale che ne fa parte ha oramai le ore contate. L’incanalarsi di aria potenzialmente instabile alle alte quote al di sopra di aria calda ristagnata nei bassi strati per molti giorni grazie ai continui richiami dell’Anticiclone nord-africano, sta innescando in prossimità dei rilievi, delle formazioni temporalesche, laddove la pressione livellata permette una caduta dei valori in HPa a causa del riscaldamento diurno indotto dalla roccia delle montagne che si riscalda maggiormente rispetto alla terraferma, l’aria umida e instabile in quota al di sopra di un cuscino caldo e umido nei bassi strati delle conche e delle vallate, ove l’escursione termica non ha più prevalso e nemmeno maggiormente come all’inizio dell’Estate un importante irraggiamento mediante le scarse precipitazioni e la siccità, sta riaccendendo la tanto latitante instabilità atmosferica con accenni accentuati dalle nubi cumuliformi già dalla giornata di ieri, 17 Agosto. Si tratta di un pompaggio favorito dai venti di Maestrale, correnti d’aria che si ammaestrano mediante una progressiva diminuzione della curvatura anticiclonica delle isoipse e in questo modo hanno assunto le sembianze cicloniche, in connubio alla bassa pressione presente sull’Europa centro-settentrionale, facendo sì che si inietti in maniera progressiva la vorticità positiva e dunque avvenga in questo modo un’avvezione positiva di vorticità, ossia vorticità ciclonica. Queste formazioni temporalesche sono dotate di correnti ascensionali piuttosto violente e così anche le raffiche di “downburst” legate al flusso discensionale delle celle temporalesche possono essere tali accompagnando, oltre all’attività elettrica o alle fulminazioni che vi si possono generare, anche rovesci di pioggia e grandine di forte intensità. Esse stesse preparano le basi per la cosiddetta burrasca di fine Agosto dovuta al passaggio breve di un sistema nuvoloso dall’Atlantico che si avrà entro la metà di questa settimana, il quale darà luogo ai primi assaggi, anche se non ancora conclusivi, dell’arrivo della tarda stagione estiva oramai in rapido movimento verso l’esordio dell’Autunno. Nonostante ciò si tratterà, sia giovedì 19 che venerdì 20 Agosto, di infiltrazioni fresche e instabili in quota di matrice prettamente nord-atlantica che innescheranno nubi cumulonembi ad esteso sviluppo verticale sul settore occidentale e verso i rilievi appenninici e le aree collinari di tutto il Centro-Nord, il Centro e il  Centro Sud, interessando entro le ore tardo-mattutine e pomeridiane del giorno anche le nostre aree interne abruzzesi componendo l’intero sistema perturbato precedentemente preannunciatovi. A conclusione di questa settimana, ossia con gli esordi della fine del mese, i presupposti per una buona burrasca di Agosto si verificheranno anche su tutto il Nord Italia, mentre al Sud e al Centro rimarranno solo dei refoli di instabilità pomeridiana per lo più confinati in area appenninica centro-meridionale e meridionale. Le condizioni meteorologiche miglioreranno sulla nostra regione Abruzzo e su tutto il Centro-Sud questo week-end, mentre le condizioni meteorologiche saranno instabili al Nord e spiccatamente variabili sull’alto e medio Adriatico. L’ultima settimana di Agosto potrebbe essere contrassegnata da un’Italia di nuovo divisa in due dal punto di vista meteorologico con i presupposti per dei guasti meteo-climatici tipici di fine stagione al Nord e sulle Alpi, mentre al Centro, al Sud e sulle due Isole Maggiori il tempo si potrebbe mantenere stabile e soleggiato per tutto l’arco della giornata.

Grazie e al prossimo aggiornamento meteo.

rc

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