Meteo. Gennaio inizia all’insegna delle temperature miti. Freddo intenso e nevicate dopo la metà del mese

Meteo Approfondimento. Dal punto vista meteorologico si prospetta un mese di Gennaio all’insegna delle correnti nord-atlantiche ma anche degli scambi termici meridiani, ossia d’aria fredda dal Nord Europa e d’aria più calda dal Nord Africa. La disposizione dell’Anticiclone delle Azzorre che tende ad estendersi fino al Nord Atlantico, continuerà ad ostacolare le saccature, ossia le zone di bassa pressione che discendono verso la Penisola Iberica e il Portogallo, fino a sfiorare le coste del Nord Africa. In questo modo, l’Italia, a momenti alterni, verrebbe interessata sia dalle aree di alta pressione di matrice Subtropicale che dai venti di Libeccio e di Scirocco, seguiti da fresche, tese e umide correnti occidentali, le quali trasportano le perturbazioni atlantiche fino al Mediterraneo. Dunque non mancherebbero periodi miti, piovosi e ventosi, caratterizzati dall’influenza atlantica, dopo la metà del mese e nel corso della fine di quest’ultimo l’Anticiclone delle Azzorre in espansione fino all’Atlantico settentrionale potrebbe innescare, lungo i suoi bordi orientali, l’afflusso d’aria molto fredda di origine artica, principalmente di origine artico-marittima ma successivamente anche con un ingresso artico-continentale, correnti gelide che investirebbero l’Europa centro-orientale per poi essere richiamate verso il nostro stivale. Intanto, le correnti nord-occidentali renderanno il tempo instabile e accompagneranno masse d’aria di origine polare-marittima, più fredde in quota, coadiuvate dal flusso zonale. Tali configurazioni sinottiche che favorirebbero un mese di Gennaio a tratti freddo e nevoso al suo concludersi ed inizialmente umido e variabile, nonché molto mite specie dal punto di vista delle temperature massime, hanno sicuramente lo zampino del riscaldamento globale, il quale sta alterando il comportamento della circolazione termoalina e il suo ramo principale, la Corrente del Golfo, che appare vivace ma rallentata e più bassa di latitudine, sicché tutto ciò va a riflettersi sulla circolazione atmosferica che agisce come equilibratore del sistema stesso, ove l’aria fredda scende fin verso l’Atlantico centro-settentrionale richiamando e fungendo da controbilancière, masse d’aria molto mite di matrice Subtropicale sul Mediterraneo e fin verso lo stivale, calamitate da un’area anticiclonica di matrice afro-mediterranea. Essendo molto debole, la propaggine di alta pressione viene poi destrutturata da una serie di perturbazioni di origine nord-atlantica portatrici di annuvolamenti, rovesci di pioggia e nevicate in montagna. A partire dal 20 Gennaio, invece, le correnti si potrebbero fare sempre più fredde e diverranno gelide dai quadranti settentrionali, arrecando masse d’aria di origine artica verso l’Italia: si avrebbero nevicate fino a quote molto basse e forti gelate sulle nostre zone interne ove, verso fine mese, la neve potrebbe spingersi di nuovo fino alle zone collinari.

Vi ringrazio per la cortese attenzione

Riccardo Cicchetti

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