Meteo. Intensa perturbazione in transito. Prima irruzione d’aria fredda… Ecco che cosa avverrà

Meteo. Lo spostamento di un’area depressionaria annessa ad una saccatura di bassa pressione attualmente discesa verso la Spagna e il Portogallo sta transitando verso est distaccandosi dalla sua circolazione originaria e, in concomitanza all’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre lungo il meridiano di Greenwich, sta scavando una circolazione di bassa pressione di differente natura, ossia di matrice euro-mediterranea, generata da una struttura di fronti occlusi freddi che vengono alimentati sia dalle correnti d’aria più temperata e instabile proveniente dal Nord Atlantico che dalle masse d’aria fredda che, non molto rapidamente, inizieranno a convogliare nella circolazione depressionaria extratropicale tra l’Europa e il Mediterraneo centro-occidentale, ammaestrate verso le nostre latitudini lungo i bordi della rimonta anticiclonica verso nord/nord-est. Si tratterà della prima irruzione d’aria fredda della stagione invernale oramai agli esordi dal punto di vista meteorologico. L’aria fredda avrà matrice artico-marittima e, una volta risucchiata in senso antiorario nel nostro emisfero boreale secondo la Forza di Coriolis, si inizierà a manifestare sotto le sembianze di correnti d’aria fredda, percepite molto più fredde attraverso l’abbassamento dello zero termico al di sotto dei 1300/1400 m s.l.m. Le isoterme che entreranno alla quota di 850 HPa non saranno molto significative da pregiudicarne un’ondata di freddo intenso, saranno tuttavia comprese tra i -1/-2 gradi centigradi, nelle giornate di lunedì e martedì anche di -3/-4 gradi centigradi. L’abbassamento delle temperature, sia nei valori massimi che minimi, sarà piuttosto significativo rispetto alle fasi miti registrate in questi primi mesi autunnali, perciò la fase fredda sarà molto repentina e, anche il minimo di bassa pressione che mainerà i forti venti per tali cause, acuirà la sensazione di freddo percepita in caso di correnti d’aria tese che, progressivamente, faranno diminuire la colonnina di mercurio, in maniera più significativa al Nord e lungo il settore adriatico del Centro e del Sud Italia. La fase di maltempo dai connotati tardo-autunnali che sta avendo il suo esordio in queste giornate di giovedì si intensificherà temporaneamente sui settori tirrenici del Nord e sulla Sardegna. Le piogge si estenderanno dal Mar Tirreno centrale e meridionale fino alla restante penisola, dando vita ad episodi anche a carattere temporalesco sui versanti occidentali del Centro-Sud per via del convergere delle masse d’aria più fresca e instabili di origine atlantica e il richiamo delle masse d’aria mite di Libeccio sospinte all’interno della rotazione antioraria della depressione meteorologica. L’aria fredda si incuneerà al di sotto, mentre quella calda instaurerà localmente violenti moti ascensionali o moti convettivi ascendenti e discendenti poiché ne salirà al di sopra espandendosi e raffreddandosi in un profilo adiabatico negativo al variare della quota, ossia potenzialmente instabile. Il fronte perturbato entro sabato avrà già transitato verso sud-est e le condizioni meteorologiche saranno in lieve e temporaneo miglioramento. Le condizioni meteorologiche saranno tuttavia predominate dalle insidie dei dintorni poco meno esposti, ma comunque in attività della rotazione ciclonica extratropicale che ne garantiranno un’alternanza tra nuvole e rovesci di pioggia, nonché anche sprazzi di Sole e traccia transitoria di ampie schiarite. Nelle giornate di domenica e lunedì la massa d’aria più fredda di origine polare si incanalerà dal Golfo del Leone e si riverserà nel Mediterraneo trasformando la pioggia in neve fino a bassa quota. Nevicate che avranno imbiancato dapprima le nostre montagne alpine e appenniniche. La rotazione dei venti cambierà non appena la bassa pressione che susseguirà quella di questi ultimi giorni si sposterà a sud/sud-est. Il cambio di rotta identificherà l’arrivo di correnti d’aria molto fredda di origine artico-marittima dai Balcani che spingeranno i rovesci di neve, ossia lo zero termico, in modo tale che essi a fine mese possano risultare tali fino a bassa quota e in un contesto variabile sia lunedì che martedì. Nevicherà dunque anche sulle zone interne della nostra regione Abruzzo, localmente fiocchi fino in collina o sulle aree collinari. Dopo un miglioramento temporaneo del tempo e la possibilità delle prime gelate notturne entro i primi del mese di Dicembre (inizio dell’Inverno meteorologico), l’Inverno astronomico o Solstizio d’Inverno quest’anno, secondo il calendario astronomico connesso ai moti planetari e in particolare all’asse terrestre, in ingresso il 21 Dicembre, potrebbe esserci un nuovo peggioramento dalle caratteristiche prettamente invernali e con le caratteristiche in prossimità a valori tardo-invernali. Ne torneremo a parlare nei prossimi aggiornamenti meteo.

Vi ringrazio per la cortese attenzione.

Riccardo Cicchetti

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