Meteo. Lo scacchiere europeo pone le basi per la stagione autunnale. Piogge sparse e altalenanti fasi soleggiate ci aspettano. Cambia la rotta a venire

Meteo. Il peggioramento delle condizioni meteorologiche ipotizzato a conclusione dell’ultimo aggiornamento meteo sta preparando le basi, intanto Settembre continua a far intravedere richiami più caldi attivati dalle correnti d’aria dai quadranti meridionali, le quali sollevano dal Nord Africa, dei quantitativi a tratti elevati delle polveri sahariane dal deserto algerino, facente parte delle dune sabbiose del Sahara. La modesta area di alta pressione in quota rimane dunque legata al Mediterraneo nonostante i suoi massimi non si pongano su di esso nemmeno in quota, non solo al suolo. Tutto ciò determina la formazione di stratificazioni nuvolose medio-alte e altocumuli lenticolaris e a floccus, i lenticolaris poiché i venti da est/sud-est stessi instaurano moti turbolenti che consentono la saturazione del contenuto di umidità e la formazione di queste nubi a forma di lenti tramite la condensazione e la successiva nonché immediata sublimazione del vapore acqueo prodotto durante la loro ascesa. Le condizioni meteorologiche saranno a tratti soleggiate e moderatamente così variabili nelle prossime ore, confermando temperature massime moderatamente calde e una decisa escursione termica con i valori minimi più bassi nella notte e al primo mattino, dovuti all’irraggiamento dei pendii delle montagne privi di vegetazione. La circolazione atmosferica comincerà a mutare radicalmente a causa di svariati cambi di rotta su tutta la circolazione atmosferica euro-mediterranea che si concretizzeranno fino alla fine di Settembre, riacutizzando un tempo spiccatamente variabile su tutta la penisola, specie sulle regioni settentrionali e sulle regioni del Centro-Sud Italia. Gli impulsi instabili, mediante le sembianze di spinte da parte dell’Anticiclone delle Azzorre in aperto Atlantico e una più o meno evidente vulnerabilità del Vortice Polare che si riaffermerà a causa della persistente circolazione anticiclonica ad omega sulle regioni artiche favorirà, infatti, l’avanguardia di un treno di perturbazioni di origine polare-marittima, in discesa anche dal Mar Baltico fino all’Europa centro-meridionale. La coda di queste perturbazioni, ossia la parte meno intensa, incomincerà ad attraversare mediante infiltrazioni fresche e instabili in quota tutto il nostro stivale, in particolare il Nord e il Centro Italia. I rovesci di pioggia saranno piuttosto sparsi e tenderanno a scaturire dai fronti freddi e perturbati stracolmi di nubi altocumuli, cumulonembi e nembostrati con associate piogge sparse anche a carattere temporalesco dall’inizio della prossima settimana, in estensione a tutta la nostra regione Abruzzo, fatta eccezione per le coste dove il tempo atmosferico sarà meno perturbato. L’aria più fredda, infatti, si incuneerà al di sopra dell’aria calda e accompagneranno rovesci di pioggia che assumeranno localmente moderata e sporadicamente forte intensità nella giornata di venerdì 17, mentre ci sarà un miglioramento del tempo nel fine settimana nonostante un po’ di variabilità nel nostro entroterra, in attenuazione con fresco nella notte. Le condizioni meteorologiche stabili e soleggiate all’inizio della prossima settimana; di nuovo tornerà a riaffermarsi il contesto variabile dalla metà della prossima settimana, per via delle insidie atlantiche da nord-ovest, seppur moderate in assenza del vasto campo anticicloni. Potrebbe essere una saccatura, ossia un’area di bassa pressione a farla da padrone verso fine mese e convogliare nel prossimo fine settimana, ossia dal 25/26, masse d’aria fredda e instabile sulle regioni settentrionali e centrali: in questo modo si potrebbe avere un primo assaggio invernale e addirittura nevicate sulle Alpi e successivi ed ampi rasserenamenti dovuti all’ingresso di aria più fredda e asciutta o più secca. Se quest’ultima tendenza venisse confermata potrebbe essere la volta buona anche per fenomeni temporaleschi di forte intensità sulle regioni centrali e meridionali a causa dei contrasti termici che rinforzano i moti convettivi, senza tuttavia riuscire a focalizzare nel dettaglio data la distanza di tempo che ci separa da queste ultime supposizioni. Per questo ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo.

Vi ringrazio.

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