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Gli uomini del reparto NAS hanno effettuato dei blitz in tutta la Regione per verificare le mense scolastiche. Il quadro venuto fuori non è stato certo dei migliori con alimenti sequestrati, persone segnalate all’autorità giudiziaria e amministrativa, sanzioni amministrative per 15 mila euro.
Oltre 10 le strutture passate al setaccio. Nella Provincia di Pescara è stato segnalato all’autorità giudiziaria il responsabile e l’addetta alla refezione di una scuola per l’infanzia. Gravi carenze igienico sanitarie in vece, sono state riscontrate dai carabinieri corrodi nati dal maggiore Domenico Candelli, coadiuvati dal personale della Asl ad un centro cottura che riforniva alcune scuole private, immediatamente è stata chiusa l’attività. In provincia di Chieti, un nido è risultato addirittura privo di autorizzazioni oltre che altre carenze notevoli, il primo cittadino ne ha disposto l’immediata chiusura. Irregolarità sono state riscontrate anche in alcune scuole della costa, anche in questo caso i Carabinieri del NAS hanno segnalato alcune persone all’Autorità giudiziaria.
Certo non solo la costa, i militari hanno passato al setaccio anche l’aquilano e la marsica, dove hanno riscontrato anche lì irregolarità. In un comune marsicano, carabinieri e personale Asl, hanno riscontrato, all’interno di un centro cottura, che rifornisce scuole pubbliche che gli alimenti venivano congelati e poi scongelati senza tenere conto nelle norme in materia. Ai responsabili sono state contestate anche violazioni amministrative.
Al termine dell’operazione gli uomini del NAS hanno elevato sanzioni per un ammontare di circa 15.000 euro oltre a segnalare diverse persone all’autorità giudiziaria.
