Neve e sisma: Croce Rossa di Avezzano al centro delle operazioni

Dal sisma del 2009 che ha colpito L’Aquila, passando per quello del 24 agosto fino agli ultimi eventi che hanno colpito L’Aquila, il tutto intervallato dalle grandi nevicate che hanno martoriato la nostra regione, fino a lasciarla senza luce, senza acqua ed in balia di slavine e crolli di ogni genere. La Croce Rossa ad Avezzano, sin dal sisma de L’Aquila, è in prima linea nella gestione ed attuazione dei soccorsi. Lo ha spiegato, su cri.it, Pierluigi De Ascentiis con le seguenti dichiarazioni:

“Il 6 aprile del 2009 la Croce Rossa Italiana è entrata all’interno dell’interporto di Avezzano al fine di concentrare lì tutti i materiali che stavano arrivando per gestire l’emergenza aquilana e tutte le donazioni. Da allora non siamo più andati via e abbiamo trasformato quella che era una temporanea struttura emergenziale in un Polo Logistico e centro di formazione nazionale” afferma Pierluigi De Ascentiis – Emergency Manager responsabile del Polo Logistico.

“Il 24 agosto siamo stati individuati come punto di raccolta per le grandi donazioni in seguito al terremoto; da qui abbiamo inviato le strutture necessarie per l’allestimento dei campi, le cucine, le tende, i riscaldatori, i letti, i materassi, i cuscini, le torri faro, i bagni. Inoltre, da Avezzano partivano il vestiario e i generi alimentari distribuiti alla popolazione e utilizzati all’interno delle nostre mense. Tutta la macchina si è rimessa in moto con i terremoti di ottobre, per i quali stiamo ancora gestendo il Campo di Camerino, continuando a garantire la preparazione e la distribuzione dei pasti per la popolazione ora ospitata nei container. Ora, la neve e la tragedia dell’Hotel di Rigopiano, nel quale oltretutto ha perso la vita un volontario del Comitato di Penne. Colgo questa occasione per esprimere la mia vicinanza e quella di tutti i dipendenti e i volontari del NOIE (Nuclei Operativi Integrativi per l’Emergenza) di Avezzano alla famiglia di Gabriele a i volontari di Penne, che nonostante il grande dolore sono rimasti al servizio della loro comunità” spiega ancora De Ascentiis.

“Nuovamente, siamo stati individuati come punto nevralgico del “dietro emergenza” e, grazie ai dipendenti e ai volontari afferenti al Nucleo Operativo del Polo, abbiamo supportato logisticamente tutte le operazioni facendo anche da punto di ritrovo per l’arrivo e la partenza di alcuni dei volontari arrivati da ogni parte d’Italia, stoccando qui e ridistribuendo abbigliamento e cibo. Un lavoro immenso – dice ancora il responsabile del Polo logistico –  spesso portato avanti da un numero ristretto di persone (tanti volontari abruzzesi sono ovviamente impegnati sui territori, alcuni nostri dipendenti e volontari sono operativi nel campo di Camerino) ma il cuore della Croce Rossa è grande e rispondiamo positivamente a tutte le richieste delle varie sale operative CRI e della Di.Coma.C. 

Lavoriamo contemporaneamente su tre fronti emergenziali. Per noi “salvare vite”  è un imperativo e salviamo una vita ogni volta che facciamo affiorare un sorriso su un volto terrorizzato o anche “semplicemente” illuminando con un generatore un paese senza corrente da una settimana. La fatica è tanta – conclude De Ascentiis –  ma il nostro impegno è sempre al massimo”.

 

Redazione

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