PD Capistrello: “Cosa succede in città? C’è qualche cosa che non va”

Capistrello. Si aggrava la crisi che attanaglia l’Amministrazione Ciciotti: “Dopo la fuga di ben quattro Segretari comunali e quella di diversi tecnici esterni incaricati dall’attuale Amministrazione di coadiuvare l’Ufficio Tecnico, apprendiamo dalla stampa, con sconcerto e preoccupazione, dell’ennesima defezione che colpisce inesorabilmente la maggioranza consiliare e che ne mina ulteriormente tenuta e credibilità”. Così il Segretario del circolo cittadino del PD Alessandro Croce.

“Le dimissioni del Consigliere Di Giacomo (arrivate successivamente alla proroga delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica e che hanno ad oggetto tra gli altri, da quel che si legge sui giornali, numerosi appalti pubblici banditi dal Comune di Capistrello negli ultimi 3 anni) seguono, nel tempo, al passaggio all’opposizione della Consigliera Alessia Fantozzi e alle dimissioni rassegnate dall’allora Presidente del Consiglio comunale Francesco Bisegna. Come se non bastasse apprendiamo della rinuncia della prima dei non eletti, Silvia Fantozzi – che sarebbe dovuta subentrare al Consigliere dimissionario Di Giacomo – a favore di Ulderico Persia. Fatti i doverosi e sentiti auguri al consigliere entrante, non può evitarsi di sottolineare il significato politico che la scelta operata dal Di Giacomo, a quanto pare per motivi professionali e familiari, rappresenta. Evidentemente il Sindaco, che ha elogiato il Di Giacomo pubblicamente ‹‹per l’ottimo lavoro fin qui svolto e per il tempo speso a servizio della nostra comunità›› da semplice Consigliere non facente parte della Giunta comunale, è sempre più carico di responsabilità per i numerosi fallimenti tristemente collezionati insieme ai Consiglieri di maggioranza che restano al suo fianco: piazze inutili e costose oltre ogni immaginazione – alcune delle quali lontane dall’essere terminate a distanza di molti mesi dall’inizio dei lavori; scuole che si avvicinano alla riapertura e che anch’esse, dopo un anno di lavori a singhiozzo, rischiano seriamente di non essere pronte con tutte le gravi conseguenze ricadenti sulla comunità amministrata e sulle casse comunali che già abbiamo avuto modo di affacciare con largo anticipo insieme a molte altre criticità. Insomma al fallimento amministrativo si affianca l’inesorabile fallimento politico di quella che si era presentata come la nuova classe dirigente ma che si sta rivelando, una volta per tutte, solo un grande bluff. Nelle prossime settimane il nostro Circolo si farà promotore di incontri con professionisti locali, mondo associativo, rappresentanti del commercio e delle attività produttive per evidenziare esigenze e priorità del nostro territorio. C’è bisogno di un nuovo progetto che guardi al futuro e faccia ritrovare serenità e voglia di crescere alla nostra comunità.”

 

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