Pescara. Integrazione e rispetto delle regole si alimentano insieme

Al lavoro col Sindaco per una Pescara inclusiva e solidale.

 

La sofferta decisione sul mercatino nell’area di risulta da parte del Sindaco, cui va il nostro completo e leale supporto, scaturisce da indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, di cui non era possibile non tener conto. Lo sgombero di questa mattina non interrompe tuttavia il percorso di legalizzazione già intrapreso, volto a ottenere una reale integrazione della comunità senegalese, cui va il nostro ringraziamento per aver collaborato affinché tutto si svolgesse in un clima civile.

In questi mesi abbiamo intrapreso concretamente il percorso per la nuova localizzazione, abbiamo emanato il bando per i mercati rionali e attivato sportelli dedicati per coloro che volevano mettersi in regola; da oggi, ancora di più, saremo al lavoro per garantire a chi vorrà operare nel rispetto della legge una reale possibilità di farlo, in linea con le prospettive delineate dal Sindaco e dall’assessore al commercio.

A questo proposito intendiamo ringraziare anche il Presidente della Regione per il fattivo contributo offerto per rendere fruttuoso il complesso percorso amministrativo necessario a ottenere l’autorizzazione da parte di tutte le autorità competenti per consentire l’insediamento del mercatino nel terzo sottopasso della Stazione.

La nostra azione è da sempre rivolta a favorire l’integrazione che può avvenire solo nel rispetto delle regole che sono a tutela di tutti i cittadini. In caso contrario, come è avvenuto sino ad ora, si ha un’integrazione apparente e l’emarginazione di fatto di quella comunità in una condizione di sospensione delle leggi, o di una parte di esse, e dunque di cittadinanza negata.

Anche per questo motivo respingiamo con forza le strumentalizzazioni diffuse da movimenti politici, purtroppo non solo quelli di stampo xenofobo e razzista, che purtroppo hanno voluto approfittare anche di questa occasione per conquistare brandelli di visibilità.

Noi scegliamo la strada migliore delle politiche di inclusione, tra le quali vogliamo ricordare l’opportunità già attuata e offerta ai migranti ospitati nei centri di accoglienza di svolgere lavori socialmente utili per la città, e la decisione di riaprire il Consiglio comunale alla presenza di un Consigliere aggiunto che dovrà essere eletto dai cittadini stranieri non comunitari che vivono a Pescara.

La promozione di una città aperta, coesa e solidale è una costruzione paziente e sofferta che ha bisogno della buona volontà di tutti, mentre nuoce gravemente chi è incline alle ruspe come metodo fascista di azione efferata, ma anche come suggestione urlata per diffamare l’operato di chi è impegnato a risolvere questioni che restano non affrontati da troppi anni.

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