PESCARA MI PIACE. FIORILLI: “ANNUNCIATA RIAPERTURA AL TRAFFICO DI CORSO VITTORIO EMANUELE”

“L’eventuale riapertura al traffico completa di corso Vittorio Emanuele rappresenterà una sconfitta non per il centro-destra, che aveva immaginato uno straordinario asse pedonale finalmente commercialmente vivace, ma sarà la débacle di un centro-sinistra incapace di progettare, programmare e pensare allo sviluppo futuro della città. Rappresenterà il fallimento amministrativo del sindaco Alessandrini, che ha ceduto alle pressioni di quattro commercianti, aggrappati a modelli di commercio ormai anacronistici, e si è piegato alla posizione di puro pregiudizio ideologico del Pd cui appartiene, senza fermarsi un secondo a pensare alla bontà della scelta urbanistica e viaria adottata dal centro-destra dopo una riflessione lunga e meditata. Lascia l’amaro in bocca pensare di non poter fermare la caduta libera cui hanno condannato corso Vittorio Emanuele, già oggi profondamente ferito, danneggiato, dal passaggio quotidiano di migliaia di auto e mezzi pesanti, un volume che, ripristinando il traffico anche nel fine settimana, non potrà che peggiorare. Al centro-destra spetterà il compito di raccogliere, tra un anno, i cocci dei disastri generati dal sindaco Alessandrini e ripristinare la bellezza estetica del corso, al quale non intendiamo rinunciare, nonostante le scelte scellerate e dannose della sinistra oggi al governo di Pescara”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, e promotore, nel 2012, della riqualificazione di corso Vittorio Emanuele.

“Fa male vedere come il sindaco Alessandrini ha ridotto, dopo tre anni di amministrazione, corso Vittorio Emanuele – ha sottolineato l’avvocato Fiorilli -. Nel 2014 ha avuto la fortuna e la sorte di ereditare un asse riqualificato per buona parte, con un’opera di assoluto valore e rilievo artistico e architettonico che mirava a trasformare un degradato asse stradale, buono solo per lo scorrimento veloce delle vetture, in un asse commerciale di grande attrattiva, destinato a diventare il nuovo ‘salotto’ buono della città. E si capiva dalla scelta degli elementi: dalle fontane distribuite su tutto l’asse agli elementi di illuminazione, dalle sedute-aiuole alla pavimentazione disegnata e colorata. Quando Alessandrini si è insediato nella carica di primo cittadino, si è ritrovato tra le mani una perla, un asse semipedonale affollato di utenti a spasso tra le vetrine, una soluzione che aveva anche contribuito a ridurre i livelli di smog nel centro urbano. Ma il ‘caso’ Pescara ha confermato che non tutti possono apprezzare le perle: in poche settimane, per puro capriccio politico e per pagare la ‘cambiale elettorale’ nei confronti di tre o quattro commercianti al massimo, ha riaperto al traffico quell’asse riqualificato in direzione sud-nord (e anche nord-sud per i mezzi pubblici) e gli effetti ormai sono visibili: la pavimentazione è letteralmente distrutta, rappezzata col cemento a freddo qua e là per mettere due toppe, ed era scontato accadesse perché quel tappetino semipedonale non era nato per sopportare flussi di traffico intensi come quelli odierni, ma solo per accogliere mezzi pubblici, di soccorso e il traffico dei residenti. Spente le fontane piene di alghe e melma per l’acqua lasciata a ristagnare; immonde le aiuole-sedute, usate come cestini portarifiuti mai svuotati dalla Attiva e dal Comune. Ad aggiungere degrado al degrado c’è pure la sosta selvaggia quotidiana: decine e decine di auto, persino furgoni, parcheggiati alla rinfusa lungo l’asse. E la cosa che più colpisce è la totale assenza di vigilanza: non un agente della Polizia municipale lasciato a controllare il rispetto del divieto di sosta o a sanzionare chi viola la norma. E tutto questo – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – è una vergogna che ricade interamente sulle spalle del sindaco Alessandrini, che ha attuato una politica di pura mediocrità. Già nei mesi scorsi avevo avanzato il nostro dubbio, ovvero che l’obiettivo di tanta colpevole disattenzione e inerzia fosse quello di far ricadere corso Vittorio Emanuele in uno stato di degrado tale da giustificare, a quel punto, il ripristino del traffico privato in ambedue le direzioni di marcia. Se su quell’asse la pavimentazione fosse infatti stata completamente distrutta, com’è accaduto, se non ci fosse stato più nulla da tutelare, a quel punto le auto potrebbero tranquillamente tornare a marciare, accontentando sempre i soliti tre o quattro commercianti, secondo i quali più macchine passano in corso Vittorio Emanuele più clienti comprano nei loro negozi, avendo, evidentemente, adottato il sistema della vendita ‘al volo’ della merce alle macchine in corsa. E purtroppo oggi il nostro sospetto è divenuto realtà: la maggioranza Pd ha deciso di riaprire al traffico il corso anche nei fine settimana, e lo stesso assessore Civitarese non ha escluso la possibilità di ripristinare il doppio senso di marcia anche ai veicoli privati, non più solo agli autobus. Si tratta di una decisione grave, assunta senza aver minimamente sentito il territorio, i cittadini, una decisione che verrà calata dall’alto per finire di pagare le ultime cambiali elettorali. Ne prendiamo atto e, bocciando senza possibilità di recupero, la politica di un sindaco-fantasma, ci prepariamo a rimboccarci le maniche e a rimediare, tra qualche mese, ai danni di un primo cittadino e di una sinistra pericolosi per la città”.

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