PRIMA CATEGORIA A. PRESENTATO IL CELANO CALCIO. DARIO CELLI: “SONO PRONTO. PANCHINA IMPORTANTE? SI’, MA NON MI PESA”

Il direttivo al completo del nuovo Celano Calcio (Fonte foto: pagina FB ufficiale del Celano Calcio)

Oggi è stato presentato alla stampa il Celano Calcio, il nuovo progetto che vede il coinvolgimento dei direttivi delle squadre Celano F.C. Marsica e Pro Celano che si sono fuse in un unico e nuovo progetto. Nasce dunque il Celano Calcio, con la matricola della Pro Clenao che ripartirà dalla Prima Categoria. Abbiamo già parlato del direttivo in un precedente articolo (leggi qui per approfondire), abbiamo dunque raggiunto Dario Celli, ex giocatore del Paterno e futuro allenatore del Celano.

Mister Celli, cosa l’ha spinta ad accettare questo progetto e quindi di smettere di giocare?
“Avevo già deciso che avrei smesso di giocare. Ho giocato fino a 38 anni con venti campionati alle spalle. Però nell’ultimo anno ho avuto qualche infotunio e ho capito che era giunto il momento di smettere. Poi quando arriva un’opportunità del genere, in cui si prospetta un altro ruolo, allora il distacco dal calcio giocato diviene più facile.”

Torna a Celano da allenatore, cosa si aspetta da questa avventura?
“Il ritorno a Celano rappresenta per me è una cosa ciclica, ho iniziato a giocare lì nei primi cinque anni della mia carriera e da Celano inizia la mia gavetta in Prima Categoria. Anche se poi vediamo come andrà il ripescaggio. Agli inizi della mia carriera da calciatore avevo uno splendido rapporto con la famiglia Piccone e, parallelamente, avevo un rapporto con il presidente Moscarella. Il fatto che da due fonti diverse mi sia arrivata la richiesta di guidare il Celano per l’inizio di questo nuovo progetto a Celano, dove ho avviato la mia carriera, mi fa enormemente piacere, oltre a sembrarmi un simpatico scherzo del destino iniziare la mia carriera da allenatore proprio qui.”

Però come ha detto c’è in ballo l’ipotesi ripescaggio in Promozione. Ci credete?
“A prescindere da questo partire dalla Prima Categoria potrebbe non essere un danno perché la società ha bisogno di strutturarsi per crescere tutti insieme all’unisono senza fretta. Dobbiamo ispirarci all’umiltà del Lanciano che sono ripartiti dalla Prima Categoria, anche se non possiamo costruire una squadra competitiva come la loro.”

Quali giocatori verranno confermati dal Celano F.C. Marsica e quali quelli della Pro Celano?
“Della rosa faranno parte la stragrande maggioranza di confermati tra ex Celano Marsica ed ex Pro Celano. E’ arrivato Tuzi e siamo prossimi alla riconferma di Giovanni Di Gaetano. Inoltre stiamo trattando un centravanti e un centrocampista. Staremo a vedere.”

Invece un giocatore come Luca Di Genova? Accetterà di sposare questo progetto?
“Luca ed io siamo molto amici. So che non ha ancora deciso. Per ora dobbiamo sorvolare e capire quale sarà la sua intenzione. Chiarito questo sapremo capiremo tutti il suo futuro.”

Quali saranno gli obiettivi stagionali del Celano Calcio?
“Sicuramente giocheremo per fare un campionato a vincere. Sarebbe sbagliato nascondersi. Se allestiamo una squadra che può essere pronta anche all’eventuale ripescaggio in Promozione, è impensabile non giocare con l’obiettivo di vincere il campionato.”

Crede nel doppio salto?
“Se dobbiamo affrontare la Prima sarà per noi imperativo vincere il campionato, per quanto non è mai facile vincere qualsiasi campionato, costruendo dunque qualcosa di solido per provare ad essere competitivi anche in Promozione.”

Non le preoccupa la pressione che porta questa panchina essendo obbligati a vincere? Come la vive?
“E’ una panchina importante, ma per come ho vissuto questi ultimi anni da calciatori, mi sentivo che era arrivato il momento di passare dall’altra parte. Anche per come mi relazionavo con i compagni, anche per una differenza di età che tendeva ad aumentare, insomma non ho avuto la sensazione di compiere un passo che non sono pronto a fare. Indubbiamente la panchina del Celano non è come le altre, ma onestamente non ne sento il peso.”

Mister Celli in caso di necessità scenderà in campo?
“Domanda da un milione di dollari. Nelle intenzioni mie e della società, no. In caso di emergenza? Be’, non si sa mai (ride). Solo che, scherzi a parte, avrebbe poco senso. Noi vogliamo fare un discorso di prospettiva, se scendo in campo io che prospettiva avrei? Io non penso che un allenatore non possa fare il giocatore, perché sei dentro al campo e si può incidere maggiormente, ma non farebbe al caso del progetto celanese incentrato sui giovani.”

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