QUANDO IL SEMPLICE BARBIERE ERA BARBER SHOP, UN LUOGO DOVE RILASSARSI. AGOSTINO’S BARBER SHOP

Non un semplice barbiere, ma l’emblema dell’antica dimora dei BARBER, il simbolo americano della cultura della cura della barba e dei capelli, il palo del BARBER SHOP. Il palo del barbiere è un’insegna antichissima, che distingue questa attività sin dal Medioevo. Si tratta di un’asta più o meno lunga, con un pomo di bronzo all’estremità, e una spirale di strisce bianche e rosse che ne percorre la lunghezza.La professione del barbiere è forse una delle più antiche e nasce dalla naturale necessità umana di prendersi cura della propria persona, tanto che già in età classica era uno dei mestieri più pagati. Per gli antichi romani infatti la barba era indice di poca cura di sé, solo i filosofi, i soldati o i mendicanti portavano la barba e questo fece la fortuna dei barbieri dell’epoca.

La storia del palo da barbiere però comincia nel medioevo quando il barbiere non si occupava unicamente di tagliare i capelli e radere le barbe incolte, ma, nella sua bottega forniva alcuni servizi medici, come la rimozione di pulci, zecche e pidocchi, toglievano denti marci e curavano fratture, ma la loro specialità erano i salassi con le sanguisughe.

Questa pratica infatti era di poco conto per i medici e i chirurghi dell’epoca che inviavano i loro pazienti nelle botteghe dei barbieri, ormai diventati esperti in questo tipo di pratiche. D’altra parte, dopo il primo Concilio Lateranense, i sacerdoti cattolici e gli altri membri del clero, che avevano buona conoscenza dell’anatomia umana, non potevano svolgere più alcun tipo di professione medica, dando così larga clientela ai barbieri medievali.

I barbieri del tempo per pubblicizzare la loro attività di novizi medici cominciarono ad esporre fuori dalle finestre delle loro botteghe grandi flaconi dei sangue, prelevato dai pazienti che gli avevano fatto visita così da attirare l’attenzione dei passanti ed altri potenziali clienti. Da lì a poco, per questioni igieniche, i barbieri dovettero sostituire i flaconi di sangue con qualcosa di meno macabro, nacque così il tradizionale palo a strisce rosse e bianche che richiamava l’asta data da stringere ai pazienti che si sottoponevano ai salassi in modo da tenere il braccio sotto sforzo e ben teso durante le pratiche, per rendere ben visibili le vene. Il palo da barbiere esposto fuori dalle botteghe aveva all’estremità superiore un pomo in bronzo che rimandava al vaso dove veniva raccolto il sangue e le strisce rosse erano delle semplici garze sporche di sangue avvolte intorno al palo che venivano lasciate asciugare al sole. Nel corso del tempo il palo da barbiere ha subito qualche modifica, ma la sostanza è rimasta la stessa. Anche se i barbieri non fanno più i salassi con le sanguisughe e difficilmente tolgono pulci e pidocchi, il palo da barbiere rimane ancora il simbolo rappresentativo di questa professione, tramandando una macabra storia sconosciuta alla maggior parte delle persone. Ai giorni nostri l’affissione del palo da barbiere fuori dalle botteghe degli acconciatori è molto ridotta e solo alcuni portano avanti la tradizione. Le insegne si distinguono principalmente in tre diversi tipi quella originale, un’asta rossa e bianca sbieca a mo di bandiera, quella orizzontale e quella motorizzata. Negli Stati Uniti il palo da barbiere ha preso una colorazione diversa, alternando una striscia rossa ed una blu, simbolo del sangue arterioso o più banalmente richiamo alla bandiera Americana. L’evoluzione del semplice barbiere, e la cultura che lo rende un luogo di relax, di bellezza, di cura della propria barba, e capelli, come aspetto fondamentale del proprio ego. La prima volta che sono entrato in un BARBER SHOP è stato nella bellissima Tagliacozzo, precisamente nel nuovo locale di un amico, Agostino Amicuzzi, AGOSTINO’S BARBER SHOP. A primo impatto sembra di esser entrati in un saloon di bellezza maschile anni trenta. Il senso lineare di un vintage elaborato dei nostri giorni. Il primo aspetto che ho notato la varietà di prodotti per la barba e per i capelli, creme, balsami, profumi, gel di tutti i tipi. Agostino alla mia semplice domanda del perchè di questa ricercatezza, nell’aprire un barbiere cosi accurato, mi ha fatto conoscere un mondo a me oscuro, dicendomi che oggi giorno, forse, l’uomo è piu’ vanitoso della donna, e ricerca sempre piu’ la bellezza e la cura, in un ambiente solo esclusivo per lui, dove rilassarsi, parlare, dove essere il Re del proprio tempo.

 

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