Rabbia Fcd Capistrello: “La verità fa male!”

L’Amministrazione comunale di Capistrello e due delle società che usufruiscono dell’impianto, l’Us e la Fcd, se le stanno dando a colpi di comunicati stampa. Tutto è nato domenica scorsa con le lamentele della Fcd dovute alla chiusura del cancello per l’accesso dell’ambulanza in campo, la chiusura dei bagni per i tifosi, le docce guaste negli spogliatoi e l’accusa al sindaco Ciciotti di aver rifiutato la visita in Comune di alcuni esponenti della società finalizzata ad avere dei chiarimenti. Accuse smentite prima da Ciciotti stesso e poi dalla Us Capistrello, società che attualmente si occupa della gestione provvisoria dell’impianto.

Ma a seguito dell’ultimo comunicato stampa a firma del presidente dell’Us, Francesco D’Amore, in cui si ritengono false e tendenziose le accuse rivolte a Ciciotti in merito alla gestione del Comunale, la Fcd ha deciso di passare al contrattacco.

“La Fcd non ha gradito la precisazione voluta fare a tutti i costi dal presidente dell’Us Capistrello e tantomeno la difesa d’ufficio a favore dell’Amministrazione comunale, considerato l’evidente conflitto d’interesse dovuto all’utilizzo gratuito dell’impianto sportivo di cui tutti i cittadini sono a conoscenza. Dato che si parla di gestione provvisoria della struttura, innanzitutto chiediamo una copia dei documenti relativi che la dimostrino. L’Us inoltre sostiene di gestire la struttura con risorse proprie. Non lo diremmo affatto in quanto ci risulta che tutte le società paghino a loro un affitto per l’utilizzo dell’impianto, noi come gli amatori come tutti gli altri.”

“Smentiamo categoricamente – proseguono dalla Fcd – che quest’estate è stato trovato un accordo, visto che è dovuto intervenire il sindaco garantendoci un contributo che noi avremmo dovuto girare all’Us per la gestione della struttura. Se c’è stato un accordo, ci portino la relativa documentazione che dimostri che ci stiamo sbagliando. L’unico accordo, prettamente verbale, che abbiamo preso consisteva nei giorni di allenamento. Il presidente D’Amore poi, ancora una volta si contraddice perché sostiene che noi avremmo dovuto sincerarci dell’apertura del cancello, ma se la gestione è dell’Us Capistrello, perché avremmo dovuto farlo noi? Veniamo accusati di dire delle falsità ma a testimonianza di quanto accaduto domenica allo stadio c’erano circa un centinaio di persone tra tifosi, locali ed ospiti, e tesserati delle società che stavano giocando la partita.”

“Ci riserviamo di confrontarci – concludono dalla Fcd Capistrello – se servirà, anche nelle sedi più opportune, vista la nota priva di verità diffusa dall’Us Capistrello. Viva lo sport, Capistrello ed i suoi ragazzi, ma viva anche la legalità.”

 

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