RECENSIONE DEL ROMANZO “LA CADUTA DEI GIGANTI”, PRIMO VOLUME DELLA TRILOGIA DEL SECOLO DI KEN FOLLETT

La caduta dei giganti, un romanzo storico che narra le vicissitudini di cinque famiglie i cui destini si intrecceranno e daranno vita a storie avvincenti e romantiche. A fare da sfondo, la prima guerra mondiale, evento che stravolgerà la vita di milioni di persone. L’autore, Ken Follett, è riuscito a fondere insieme le vicende personali dei tanti protagonisti, con il contesto storico in cui è ambientato il romanzo. Gli ingredienti ci sono tutti, amore, tradimenti, guerra e intrighi. È un romanzo che racconta anche la storia, quella vera. Infatti, molti dei personaggi protagonisti, sono i reali interpreti di quelli che furono i primi anni del ‘900.

Leggendo il libro, Ken Follett ci porta dentro la storia, in mezzo ai campi di battaglia di un’Europa dilaniata da bombe e trincee, nei palazzi di governo, dove le decisioni prese erano più importanti delle persone. Ci farà vivere le emozioni e le paure in maniera autentica, ci farà amare alcuni personaggi e odiare altri. Vivremo la notte di Natale del 1914, quando inglesi e tedeschi uscendo dalle trincee, si scambiarono i regali e giocarono a calcio.

C’era qualcosa di strano in quella scena, e dopo un attimo

Fitz si rese conto che qualche uniforme era color cachi, altre

grigio militare.

I suoi stavano parlando con il nemico.

I soldati stavano mostrando le fotografie dei familiari e delle fidanzate, offrivano

sigarette e cercavano di comunicare, dicendo frasi tipo: “Io Robert, e tu?”

Individuò due sergenti, uno inglese e l’altro tedesco, impegnati

in una conversazione. Toccò sulla spalla l’inglese. «Tu!» disse.

«Cosa diavolo stai facendo?»

L’uomo gli rispose con la parlata gutturale dei portuali di

Cardiff. «Non so com’è successo esattamente, signore. Qualche

crucco è salito sul parapetto, disarmato, e ha gridato “Buon

Natale” nella nostra lingua. Allora uno dei nostri ha fatto lo

stesso, poi hanno cominciato a camminare andandosi incontro

e in un batter d’occhio stavano imitando tutti il loro esempio.»

Un romanzo coinvolgente, il primo di una trilogia che parte nel lontano 1911 e arriva fino al 2008, quando negli Stati Uniti, per la prima volta, viene eletto un Presidente afroamericano.

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