SPERIMENTAZIONI CLINICHE DI FASE I IN ONCOLOGIA: QUALI I NUOVI SCENARI?

 

 

 L’attuale conoscenza del vasto panorama delle mutazioni genetiche in ambito oncologico, la maggiore facilità di effettuare il sequenziamento genico e la disponibilità di farmaci in grado di “colpire” particolari alterazioni molecolari responsabili della crescita tumorale hanno portato la comunità scientifica a riflettere su nuovi strumenti per ottimizzare il trattamento dei tumori. I criteri clinici classici non sono più sufficienti per  trials clinici che hanno come bersaglio mutazioni presenti solo in una piccola percentuale di pazienti. Ad oggi, infatti,  molti studi clinici hanno l’obiettivo di verificare l’efficacia di trattamenti mirati in gruppi di pazienti omogenei dal punto di vista molecolare.

 

Il 4 settembre prossimo Lillian Siu, Direttore del Programma degli studi di Fase I del Princess Margaret Cancer Center di Toronto terrà una lettura magistrale all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena proprio sui vantaggi e gli svantaggi di sperimentazioni cliniche in cui i criteri di eleggibilità si basano sulla presenza o meno di alcune caratteristiche molecolari.

 

“Lo straordinario sviluppo delle tecnologie omiche spiegano Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE e Giovanni Blandino, Responsabile dell’Unità di Oncogenomica ed Epigenetica e del Clinical Trials Center IRE –  sta avendo un impatto notevole nel disegno e nella conduzione degli studi clinici di medicina personalizzata e di precisione in oncologia. Lillian Siu,  è uno dei maggiori esperti al mondo nello sviluppo ed applicazione clinica di nuove molecole farmacologiche. Coordina inoltre i programmi di oncogenomica e immunoterapia, la cui sistematica integrazione con lo sviluppo di nuovi farmaci promuove approcci terapeutici innovativi.”

 

Molto si deve ancora definire per quanto riguarda il disegno di tali trials inclusa la scelta dei test, il livello di evidenza delle varianti geniche, l’eterogeneità tumorale, l’identificazione dei meccanismi di resistenza, la necessità di effettuare screening molecolari su un’ampia popolazione di pazienti, la necessità di infrastrutture, la collaborazione tra ricercatori e industria. Nella sua lettura magistrale Lillian Siu, una leader mondiale nelle sperimentazioni cliniche oncologiche, condividerà con noi i suoi recenti risultati in questo campo in continua evoluzione.

 

Lillian Siu, parteciperà all’Annual Congress of the European Society for Medical Oncology (ESMO) 08-12 Settembre a Madrid.

 

 

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