Tagliacozzo (AQ). Molti i politici e i cittadini a sostegno di Di Marco Testa

 Un uomo di nome Maurizio ed un papà, originario di Tagliacozzo, che di cognome fa Di Marco Testa. «Fuori dalla porta del mio ufficio amministrativo, v’è sempre stato scritto: ‘diamoci del tu’. Da allora, io non ho cambiato la mia rotta politica, anzi l’ho rafforzata». La storia a colloquio con la storia, a Tagliacozzo. Come in un eterno e fruibile telefono senza fili, nell’incantevole habitus baronale di Palazzo Mastroddi, si è deciso, nel pomeriggio del 27 maggio, del domani in uno dei luoghi cruciali dello ieri tagliacozzano. T come territorio, T come trasparenza e tradizione. T come testardaggine: T come Tagliacozzo. La lista civica numero 3 della patria politica tagliacozzana, ‘Il paese che vorrei’, con Di Marco Testa come candidato sindaco, vuole voltare pagina, ma attraverso un modo di fare politica senza promesse fittizie o filtri illusionistici ed ingannevoli. «La mia squadra – ha esordito il candidato di fronte ad una numerosissima platea di persone entusiaste – non indossa alcuna maschera. Ciò che chiedo agli elettori, è una fiducia rinnovata».

 

La cittadina artistica marsicana, quindi, è stata, ieri, un crocevia di battute, prese di posizione, visioni e dichiarazioni di alcuni fra i più illustri ed influenti politici attuali dell’entroterra nostrano, sia regionale che nazionale. Sindaci marsicani, accomunati tutti dal filo rosso della ‘Coerenza & Coesione’ (associazione politica marsicana), consiglieri provinciali della stessa visione politica ed empatia amministrativa, come Americo Montanaro e Gianluca Alfonsi, onorevoli di alta caratura decisionale, come Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia al Parlamento, e consiglieri regionali dal forte impatto sociale, quale Emilio Iampieri, assieme ad altri coordinatori regionali e provinciali di Forza Italia, hanno espresso stima e fede nella persona del candidato sindaco. Una sola la parola della nuova battaglia ravvicinata: coerenza; la quale può essere declinata in mille modi e maniere differenti: coerenza di opinione, coerenza di lavoro. Ma anche e soprattutto coerenza di azione. «Politici – ha commentato Alfonsi – che si mettono in gioco, politici che mettono sulla piazza, in primis, la loro faccia: la bellezza delle nostre visioni, risiede nel coraggio di non tradirle mai. Benedetto Croce, tempo fa, scrisse che ‘le grandi cose al mondo, non sono state fatte da coloro che riescono a solcare il mare della vita senza troppe tempeste, ma dagli uomini appassionati che le sfidano e Di Marco Testa è uno di questi».

 

È stato passionalmente lapidario l’intervento del parlamentare Di Stefano, affettuoso ‘turista’ della patria tagliacozzana. «In politica – ha detto – si giudicano i fatti». Il deputato, originario di Casoli, con una mano poggiata sulla spalla di Di Marco Testa, ha ricordato di come sia «l’operato amministrativo di un sindaco che dà voce alla sua stessa anima. Credo – ha aggiunto – che qualsiasi cittadino di Tagliacozzo possa ben dire di essere stato orgoglioso di aver avuto, come primo cittadino, Di Marco Testa, un uomo integerrimo, soprattutto di fronte al coraggio delle sue scelte politiche e delle sue azioni, sempre dettate dalla trasparenza. L’onestà è indice, infatti, anche di capacità». Iampieri, consigliere regionale, ha, invece, battuto il tasto dell’importanza della scacchiera politica territoriale. «Credo – ha affermato – che sia molto importante comprendere quale squadra politica possa fare il bene di Tagliacozzo. La scelta, quindi, va compiuta con il lumicino della ragione puntato sulla territorialità: chi è contro questo territorio e chi è a favore? Tanti sono i nodi da sciogliere, a Tagliacozzo. Primo fra tutti, quella dell’Ospedale locale. Ebbene, il ricordo delle battaglie di ieri, di chi ha detto di sì e di chi ha detto di no, vale anche per l’oggi, per questa tornata elettorale». Nodi da sciogliere, ma anche nodi da stringere ancor più forte di prima. Sono quelli che riguardano i rapporti fraterni e simbiotici con alcuni sindaci marsicani del territorio, aderenti all’interfaccia politica di ‘Coerenza & Coesione’.

 

«Nel maggio del 2011, il Comune di Tagliacozzo è andato sotto l’egida e la guida della mia squadra amministrativa. Dopo aver azzerato tutti i contenziosi e tutte le controversie, il bilancio del Comune, non ha avuto un centesimo di debito. Questa verità, oggi, è scritta, come legge immortale, nelle carte, visionabile dagli occhi e dalle le curiosità di chiunque. Dico sempre che sono le persone a dare anima ad un Comune; ebbene: Tagliacozzo dipende, in primo luogo, proprio dai tagliacozzani stessi, perché l’autonomia è una perla rara inestinguibile, soprattutto ai sensi di una politica vera, come quella che intende attuare la lista ‘Il paese che vorrei’». È stato, infine, proprio Maurizio Di Marco Testa a tirare le fila finali di un discorso appassionato, fatto di ingredienti genuini, compresi ed attualizzabili. «3 milioni e 400 mila euro di opere pubbliche realizzate nella città e nelle frazioni di Tagliacozzo: questi numeri sono i fatti di un’amministrazione, la mia, che ha sempre agito in rima con il buonsenso del giusto e corretto padre di famiglia. Competeremo per queste elezioni amministrative di giugno a testa alta e con la nostra coerenza magnanima a farci da scudo e da spada». Il mare in tempesta dipinto, tempo fa, da Benedetto Croce, quindi, si colora oggi di opportunità, potenzialità ed anche di un timido e ravvisabile orizzonte di vittoria.

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