Terremoto, la situazione nel teramano tra sfollati e aree di accoglienza

Aggiornamento alle ore 18 del 3 novembre 2016.

Sono state chiuse due delle tre aree di accoglienza notturna che il Comune di Teramo aveva predisposto per il ricovero delle persone le cui abitazioni erano state dichiarate inagibili. Il provvedimento odierno scaturisce dall’evolversi della situazione, con le famiglie che gradualmente stanno optando tra la scelta dell’autonoma sistemazione o dell’ospitalità in strutture ricettive; ciò determina l’assottigliarsi del numero dei fruitori per i quali è ora sufficiente l’unico centro del Palabinchi all’Acquaviva, che ovviamente rimarrà aperto , con lettini e con la disponibilità di pasti.

Sabato prossimo non si svolgerà il mercato settimanale. La decisione è legata alle verifiche in corso, riguardanti gli edifici del centro storico situati lungo il percorso del mercato stesso. La giornata di mercato, come stabilito dalla normativa, sarà recuperata in futuro con data che verrà comunicata agli interessati e agli organi di informazione.

Per la settimana successiva, l’amministrazione valuterà le possibili sedi alternative a quelle usuali, qualora dovesse rendersi necessario spostare il mercato.

Oggi sono state emanate 12 Ordinanze di sgombero che hanno interessato 39 nuclei familiari residenti in via Giovanni XXIII, 26; Viale Bovio; Palazzo Cerulli, nel corso omonimo; e nelle frazioni Valle San Giovanni, Garrano, Mezzanotte.

Il totale delle ordinanze di sgombero per inagibilità degli edifici è, ad oggi, di 187.

Sono state chiuse tre attività commerciali lungo Corso Cerulli, che insistevano al piano terra di Palazzo Cerulli.

Da stamattina sono state avviate le verifiche DICOMAC sugli edifici scolastici con i tecnici della Protezione Civile.

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