TRIBUNALE AVEZZANO/SULMONA, CONFESERCENTI CENTRO ABRUZZO: NO ALLA GUERRA TRA TERRITORI. LA POLITICA SI ASSUMA LA SUA PIENA RESPONSABILITÀ

Ci risiamo! La politica che non decide rischia di riaprire la “guerra” tra la Marsica e la Valle Peligna. Con grande disappunto si nota che qualcuno intende riproporre la stessa situazione che venne a crearsi con la proposta di istituzione della Provincia del Centro Abruzzo. Secondo la Confesercenti del Centro Abruzzo non è giusto dire che deve essere la “Politica regionale abruzzese” a decidere tra il Tribunale di Avezzano e quello di Sulmona! È la “Politica” in generale che ha l’obbligo di assumersene la piena responsabilità anche nel valutare, senza condizionamenti, le possibilità di “sopravvivenza” della Cittadella giudiziaria giusta. “In Abruzzo sono stati eletti numerosi Deputati, Senatori e Consiglieri regionali e sono stati delegati a rappresentare l’intero territorio – sottolinea Angelo Pellegrino – Si assumano la responsabilità della decisione finale; non facciano lo scarica barile. Abbiano il coraggio di decidere; altrimenti ne traggano le conseguenze dimettendosi in massa e contemporaneamente”. Quello che si sta offrendo in questo periodo al Centro Abruzzo e alle Aree Interne è uno spettacolo del quale cittadini e imprese farebbero semplicemente e tranquillamente a meno. “Non si riempia il nostro tempo con un linguaggio politichese desueto – dichiara Pietro Leonarduzzi – Non si ricorra alla formula del ‘si dice/non si dice’; gli eletti utilizzino fino in fondo il loro potere di rappresentanza per stabilire cosa è opportuno per l’Abruzzo interno”. La Confesercenti del Centro Abruzzo lancia un appello affinché non si faccia rimpiangere la politica della Prima Repubblica. Cittadini e Imprese vorrebbero vivere, piuttosto, un modo nuovo di rappresentare il popolo con una condotta politica capace di generare entusiasmo, soprattutto nelle nuove generazioni.  Con il nuovo disegno dei Collegi elettorali si acuisce ancor di più la difficoltà tra Marsica e Valle Peligna che, invece, con la vecchia legge elettorale erano insieme, mentre oggi sono separati. È un mondo fatto di incastri politici poco funzionali; ma gli elettori, in occasione dei prossimi importanti appuntamenti elettorali, sapranno di certo discernere tra l’ignavia politica e il rispetto per il territorio e dei cittadini da parte di chi li rappresenta e/o intende rappresentarli.

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