Turismo, Arrigoni e Di Stanislao (Noi con Salvini): imprese turistico-balneari abruzzesi a rischio estinzione

Pescara, 26 febbraio 2017 –Con l’impugnativa del Governo dinanzi alla Corte della Legge Regionale Toscana sul demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo, la nr. 31/2016, prendiamo atto con costernazione dell’ambigua e schizofrenica condotta dell’esecutivo, che avrà pesanti ricadute nei confronti del comparto turistico e balneare italiano ed abruzzese (stabilimenti balneari, alberghi, campeggi, porti turistici e terme). Questa pessima iniziativa di Gentiloni e della sua squadra vanificherà gli sforzi di altri progetti di legge regionali, come quello abruzzese sul legittimo affidamento o quello ligure miranti al riordino ed alla tutela delle specificità proprie nel settore”.

Così intervengono il Sen. Paolo Arrigoni e l’Avv. Ottavio Di Stanislao, rispettivamente coordinatore regionale e responsabile regionale per il turismo di Noi Con Salvini Abruzzo.

 “E’ incomprensibile che mentre da un lato il Governo presenta una legge delega di riordino delle concessioni demaniali al cui interno è inserito il (sacrosanto) riconoscimento del “valore commerciale dell’azienda“, dall’altro lato si agisce giudizialmente per far dichiarare l’incostituzionalità del medesimo principio. Il ricorso evidenzia, in primo luogo, la “violazione dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea”, laddove la legge toscana impugnata prevede l’obbligo del concessionario subentrante di corrispondere al concessionario uscente un indennizzo pari al 90% del “valore aziendale d’impresa”, come normale in una economia di mercato. Il Governo incomprensibilmente denuncia l’impossibilità di “attribuire al prestatore uscente qualsiasi vantaggio”, in contrasto anche con quanto previsto dalla stessa giurisprudenza della Corte di Giustizia” prosegue l’Avv. Di Stanislao.

“Ora siamo seriamente preoccupati che se dovesse essere approvata la Legge Delega presentata dal ministro Costa lo scorso 27 gennaio, così come formulata, un’eventuale pronuncia della Corte Costituzionale conforme alle richieste dell’Avvocatura dello Stato, impedirebbe di inserire nei decreti attuativi qualsiasi tutela per gli attuali concessionari” aggiunge il senatore Arrigoni.

“A questo punto diventa necessaria la maggior convergenza possibile di tutte le forze politiche e sociali che hanno a cuore il futuro di un settore produttivo che è una eccellenza del Made in Italy, per il riconoscimento dei principi del legittimo affidamento e del valore commerciale della impresa. Dobbiamo assolutamente scongiurare che possa anche da noi verificarsi quanto accaduto nel 2014 in Grecia, quando con la sottoscrizione del protocollo tra il Governo Samaras e la cd. Troyka sono state poste in vendita le 110 spiagge più pregiate del paese, finite poi in mano alle oligarchie finanziarie oligopolistiche nordeuropee” Concludono Arrigoni e Di Stanislao.

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