Un calciomercato che ci riporta indietro nel tempo

Riflettendo su questo mercato estivo 2016 che sta per concludersi, sembra di essere tornati a tratti nell’epopea del calcio italiano, quando le “sette sorelle” si sfidavano in Italia ed in Europa ed il Belpaese era il centro gravitazionale del mercato calcistico europeo. Ora come ora tutti i calciofili italiani sanno che le cose sono cambiate, sanno che non possiamo più permetterci le stelle più splendenti del calcio mondiale perchè il “centro del mondo” si è spostato più a nord, più precisamente in Inghilterra. Dicevamo, però, come sembra che a tratti che qualcosa ci porti indietro nel tempo. Già, perchè fa comunque un pò effetto vedere la Juventus spendere 90 milioni per un solo, seppur grandissimo, giocatore, vedere l’Inter dei cinesi accaparrarsi alcuni tra i giovani più promettenti del panorama europeo e mondiale. Ah già, i cinesi. E’ anche merito loro, infatti, se top club come Inter e Milan possono tornare perlomeno a sperare di rientrare nell’Europa che conta. E pazienza, almeno per il momento, se l’italiano del presidente interista Zhang Jindong non sia dei migliori (“Fozza Inda”, ndr) e se il Milan (e i tifosi, soprattutto) deve aspettare (pazientemente) il mercato di Gennaio per i grandi colpi. Quel che conta è che questi nuovi padroni del calcio abbiano davvero la voglia di riportare in alto il calcio italiano.

E comunque non è soltanto merito dei cinesi se quest’estate che sta per finire ci ha portato un pò indietro nel tempo. Ci sono anche dei bellissimi esempi di calcio “all’italiana”. Il Torino di Cairo che prende il portiere della Nazionale Inglese e del Manchester City Joe Hart non evoca anche a voi ricordi col profumo degli anni ’90? Un Sassuolo tutto italiano che fa faville alle prime partite europee della sua storia non vi ricorda almeno un pò un’altra squadra emliana che negli straordinari anni ’90 dominava in Europa pur avendo alle spalle solo un paio di anni in Serie A?

Saranno anche solo sensazioni o è la nostalgia che gioca questi brutti scherzi, ma in fondo sognare è lecito e un pò tutti noi calciofili italiani ci auguriamo che le nostre squadre possano tornare a dominare nel palcoscenico europeo che ci vede mancare da troppo tempo, per come in precedenza eravamo stati abituati.

Stefano Sisti

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