Villanova, Forza Italia: “I profughi sono arrivati, sindaco mente alla città”

“I presunti profughi da noi preannunciati lo scorso agosto su Villanova sono puntualmente arrivati, nonostante le smentite del sindaco Rapattoni che ha clamorosamente mentito alla città. Per ora si sono già insediati i primi sei, a Villa Fiorita, dove però ne sono attesi almeno altri sette, dunque 13 unità che si andranno ad aggiungere ai 25 già ospitati a Pepe Nero. Esprimiamo tutto il nostro biasimo nei confronti del sindaco Rapattoni che esattamente il 9 agosto ci aveva accusati di voler diffondere ‘un allarmismo infondato’. A questo punto spetta a lei chiarire alla popolazione perché ha scelto di negare l’arrivo dei presunti profughi, e soprattutto quali misure intende adottare da questo momento per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e del territorio”. Lo hanno detto il Capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e il consigliere comunale di Cepagatti Monica Ciuffi.

“A un mese ‘dall’infondato allarmismo’ informiamo la cittadinanza che a Villa Fiorita alloggiano già sei presunti profughi – hanno detto il Capogruppo Sospiri e il consigliere Ciuffi -, portati in gran segreto nella struttura forse sperando di non destare attenzione. La cosa grave è che il sindaco Rapattoni, a differenza di quanto dichiarato pubblicamente il 9 agosto scorso, sapeva benissimo che sarebbero arrivati visto che appena l’11 settembre scorso, ovvero 4 giorni fa, il Comune ha rilasciato il certificato di idoneità all’immobile per adibirlo a Centro di Accoglienza Straordinario per un numero di 13 presunti profughi, quindi ora aspettiamo con ansia l’arrivo delle altre sette unità. Ovviamente oggi ringrazio, con tutta la cittadinanza, i consiglieri che hanno bocciato la nostra mozione per fermare l’ondata di presunti profughi sul nostro territorio, un’ondata che, dopo l’insediamento di Pepe Nero a Villareia, dove vivono 25 immigrati, frutterà all’Organismo che assumerà la gestione della struttura, un incasso lordo di circa 17mila 500 euro al mese, un incasso chiamato ‘accoglienza’. A questo punto la battaglia non si chiude qui: mi sono già adoperata un mese fa per la raccolta firme contro tale scempio e colgo anche l’occasione per ringraziare quanti, in ogni modo, si sono associati alla mia battaglia anche sui social. Nulla verrà fatto contro coloro che arrivano in Italia legittimamente e in cerca di aiuto ma non permetterò mai che ciò possa diventare business per i proprietari di strutture ricettive e per le cooperative. Queste ultime, mascherate da paladini per l’ospitalità e la generosità, pongono il loro oggetto sociale solo per realizzare i profitti di pochi. Certo è che mi batterò in ogni modo affinchè Villanova non diventi Villareia 2, e soprattutto giriamo le nostre domande al sindaco Rapattoni, ossia quanti sono i presunti profughi che effettivamente arriveranno a Villa Fiorita di Villanova? Da quali nazionalità provengono, ossia scappano dalla guerra o dalla povertà? Come intende rafforzare le misure per garantire l’ordine pubblico e il controllo, ossia la sicurezza dei cittadini sul territorio? Perché un mese fa ha pubblicamente smentito il nostro allarme, dichiarandolo’infondato’? Ora attendiamo le risposte e nel frattempo attiveremo tutte le misure per chiedere i controlli di idoneità nei confronti della struttura individuata per l’accoglienza, per evitare il ripetersi delle situazioni già registrate a Penne o a Loreto Aprutino”.

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