Vipera: come riconoscerla, evitarla e cosa fare in caso di morso

La vipera è l’unico animale velenoso presente in Italia e, durante un escursione in montagna, non è poi così raro imbatterci.
Per fortuna le vipere sono animali pacifici, schivi e timorosi che mordono solo se vengono importunati. Inoltre questi serpenti sono animali sordi che però reagiscono alle vibrazioni del terreno, infatti di solito basta un minimo rumore per farla allontanare e fuggire.
Innanzitutto come si riconosce una vipera? La caratteristica principale che la contraddistingue dai suoi simili è senza dubbio la testa, infatti la sua forma triangolare, leggermente schiacciatacaratterizza questo serpente. Oltre a ciò le sue pupille sono verticali e non rotonde come le altre specie di serpenti presenti in Italia. La sua lunghezza può arrivare a massimo un metro e la colorazione può variare dal marrone al grigio. Lungo il dorso corre un disegno di colore più scuro somigliante a una linea zig zag o una serie di rombi uniti.
Il morso di vipera è meno mortale di quanto comunemente si crede ma non va assolutamente sottovalutato, sopratutto a bambini e anziani dove il rapporto peso/veleno iniettato è più alto.
Comunque le statistiche affermano che nella maggior parte dei Paesi Europei si verifica un decesso ogni 1-5 anni  in media a causa di un morso, un numero piuttosto basso rispetto alla totalità dei morsi.

Principali sintomi del morso di vipera:

  • Appena morsi si verifica un dolore intenso nella zona colpita accompagnato da gonfiore ed emorragia.
  • Dopo circa trenta minuti, un ora possono manifestarsi senso di vertigini, cefalea, una riduzione della pressione arteriosa, tachicardia, vomito e diarrea. In casi particolarmente gravi si ha anche una difficoltà respiratoria. Uno dei primi segnali della gravità della situazione è data dal fatto che la vittima ha difficoltà a  mantenere le palpebre aperte a causa dell’interessamento del sistema nervoso.

Cosa fare in caso di morso di vipera:

  • La cosa fondamentale se non la più importante è riuscire a mantenere la calma e tranquillizzare la vittima facendola sdraiare in modo da impedire al veleno di diffondersi più velocemente possibile. E’ molto utile spremere la ferita per far fuoriuscire più veleno possibile.
  • Se la parte colpita è un arto bisogna stringere con un laccio la parte più a monte del morso, all’incirca a 5 cm. Dev’essere stretta in modo da bloccare la circolazione linfatica ma non quella sanguina, quindi dopo aver stretto si deve riuscir a sentire il battito cardiaco nella parte opposta.
  • Ridurre al minimo i movimenti e se possibile steccare l’arto e fare in modo che la zona colpita rimanga più bassa rispetto al cuore.
  • Per aspirare il veleno esistono in commercio delle apposite coppette aspiratrici che sarebbe opportuno e saggio mantenere nello zaino.
  • Per lavare la ferita usare dell’acqua, assolutamente no con l’alcol.
Se il tutto viene fatto in modo efficace, i sintomi vengono ritardati da un’ora ad anche 6 ore circa.

Cosa assolutamente NON fare:

  • NON fare agitare la vittima.
  • NON farla muovere.
  • NON sollevare per nessun motivo l’arto colpiti con cuscini o altri supporti.
  • NON cercare di incidere o succhiare il veleno con la bocca in quanto basta veramente poco per essere infettati.
  • NON somministrare il siero antivipera in quanto si rischia lo shock anafilattico. E’ una scelta che deve prendere il personale medico.
  • NON pulire la ferita con l’alcool in quanto col veleno forma dei composti tossici.
Per prevenire un morso di una vipera è meglio evitare di scegliere magari per un pranzetto di montagna zone pietrose esposte al sole. In ogni caso fare rumore con i bastoni per spaventarle.
Non spostare sassi e indossare calzature adatte che limitano le conseguenze di un morso.
Importante: le informazioni sopra riportate, non sostituiscono la consulenza di un medico, ma hanno semplicemente uno scopo orientativo su cosa fare nell’istante immediatamente successivo al morso di una Vipera.
Fonte: volpidelvajolet.it

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