VOGLIAMO CHE LO STATO TORNI STATO, MA DIPENDE DA NOI

L’Italia sta vivendo un momento storico culturale veramente basso. Sarà che i social media mettono in mostra ogni cosa, ma oggi le persone si permettono di diffondere odio senza più pudore. Mi chiedo se sia vero che avviene questo per via dei tempi che cambiano o se semplicemente tutto dipende dai social che ci permettono di scrivere e dunque di leggere ogni pensiero di tutte le persone che magari li buttano dentro il calderone del social network senza pensare. Sì perché anche in passato, quando si veniva a conoscenza di fatti di cronaca, senza i social probabilmente c’era più riflessione, c’era magari l’abitudine di parlarne in famiglia o tra amici o a scuola, ma ragionandoci sopra senza sparare sentenze di odio. Non ricordo in passato scambi di opinione con persone che dichiarano il razzismo con vanto, o che solidarizzano con i criminali in maniera aperta e dichiarata.

In questo periodo storico stiamo vivendo le immigrazioni in Italia dall’Africa. Recentemente c’è stato anche il grave fatto della nave sbarcata a Salerno con 26 donne morte. Purtroppo anche lì si è potuto leggere commenti di persone che in maniera schifosa non danno il minimo valore e rispetto alla vita umana.

I social permettono nostro malgrado anche di entrare in contatto con esponenti della malavita come Roberto Spada. Siete andati sul suo profilo? Avete letto i commenti? E’ vero che molti sono di parenti stretti, ma non è possibile leggere commenti di persone che solidarizzano con gli Spada. Che cosa siamo diventati? Possibile che si vuole solidarizzare con un criminale che fa della violenza il suo pane quotidiano e non con il giornalista? Sinceramente sono rimasto esterrefatto nel leggere persone che attaccano il giornalista sostenendo Spada a spada tratta. Queste persone sanno che la giornalista di Repubblica, Federica Angeli, vive sotto scorta per essere stata testimone oculare di un tentato omicidio e per questo ha subito minacce anche per i bambini?

Mi sarebbe piaciuto vedere cose diverse, ma non commenti di condanna sul suo profilo che comunque lascerebbero il tempo che trovano, ma mi sarebbe piaciuto non leggere nulla. Mi sarebbe piaciuto vedere Spada completamente solo e senza il rispetto che tutti gli riservano.

Ad oltre venti anni delle stragi per mafia, ci ritroviamo ancora a vivere situazioni di questo tipo. Ma perché? Sicuramente se i clan riescono a fare il bello e il cattivo tempo, ci sono grandi responsabilità dello Stato, ma i singoli individui hanno la loro dose di colpa perché accettano abbassando la testa la famosa “protezione”. Durante la puntata di “Nemo – Nessuno escluso”, Federica Angeli ha detto che Roberto Spada decide chi deve vivere nelle case popolari, picchia l’occupante e fa entrare chi decide lui, ha spiegato come passa per salvatore della patria quando in un clima di depressione economica e occupazionale, lui dà lavoro per le sue attività di spaccio. Ma com’è possibile che lo Stato accetti questo stato di cose senza colpo ferire? Come fa ad accettare che il clan Spada gestisca gli appalti sulle concessioni balneari? Non voglio proseguire con le domande, altrimenti sarei costretto a giungere a conclusioni che non si possono scrivere. Allora tocca a noi cittadini tornare a ribellarci e a tornare liberi. Torniamo a parlare in famiglia, tra amici, a scuola e cominciamo ad unirci contro tutti i soprusi. Lo Stato oggi non può più fare finta di nulla, ma siamo noi a costringere lo Stato a tenere gli occhi aperti. Usiamo i social per condividere le cose positive, diamo rispetto alla vita e alla dignità umana e ignoriamo lo schifo e l’immondizia che serpeggiano sulla rete. Riappropriamoci del senso di giustizia e allora sì che lo Stato torna Stato, ma dipende solo da ognuno di noi.

Vincenzo Chiarizia

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