110: STOP DEFINITIVO DELLO SCONTO IN FATTURA E DELLA CESSIONE DEL CREDITO, INDIGNAZIONE DEL PRESIDENTE DI ANCE L’AQUILA GIANNI FRATTALE

Sull’annuncio del Ministro Giorgetti dello stop definitivo dello sconto in fattura e della cessione del credito a tutte le tipologie che ancora lo prevedevano, compresa la ricostruzione post sismica, riportiamo il commento indignato del Presidente di ANCE L’Aquila Gianni Frattale.

“Non può sfuggire agli imprenditori abruzzesi e a molti cittadini ancora alle prese con i lavori della ricostruzione post sismica, compensabili oggi solo grazie al super bonus 110%, come fino a 17 giorni prima le elezioni regionali il futuro fosse tutto un fiorire di buoni presagi, secondo i rappresentanti del Governo, e come invece 17 giorni dopo da quel 10 marzo tutti gli incubi tornano miseramente nel nostro quotidiano.

Nessuno conosce ancora i particolari del nuovissimo Decreto del Governo, ma se si confermassero le più che esplicite anticipazioni del Ministro Giorgetti, il quale annuncia a sorpresa la fine del Super Bonus 110% anche per le aree terremotate, saremmo di fronte al più sfacciato cinismo elettorale.

Infatti colpisce in primo luogo la tempistica che rivela uno spregiudicato e strumentale inganno ai danni delle imprese e di chi è alle prese con la ricostruzione della propria casa e della propria vita, a 15 anni dal sisma.

In secondo luogo il provvedimento non può che originare dalla mancanza di sensibilità verso il completamento della ricostruzione che senza lo sconto in fattura e la cessione del credito, i meccanismi che il Governo ha annunciato di eliminare, entrerà ufficialmente nell’abulia, non essendo ad oggi i parametri del buono ricostruzione adeguati a coprire i costi reali dei lavori.

Una cosa chiediamo da tempo, non privilegi, ma programmazione e trasparenza, con provvedimenti definitivi, anche se severi e impopolari. Si stanno invece fiaccando le imprese con provvedimenti contraddittori emessi ogni due mesi, l’ultimo sul tema a fine dicembre, senza un minimo di ragionamento condiviso.

Le imprese vengono continuamente illuse e poi tradite in totale leggerezza, con grave danno per la programmazione del lavoro sia operativa che finanziaria. Gli imprenditori edili, da cui dipendono le famiglie delle loro numerose maestranze,  non possono vivere nell’angoscia costante dell’incertezza e della contraddizione di provvedimenti adottati all’ultimo minuto e sempre fuori tempo massimo.

Ci chiediamo ora cosa ne farà il Commissario Castelli del miliardo ottenuto dalle banche per la cessione dei crediti della ricostruzione 2016.

Un modo di agire schizofrenico che rivela una mancanza di coordinamento e l’incapacità di visione a lungo termine oltre che un totale scollamento dalla tutela del sistema produttivo di questo Paese che scoraggia dal fare impresa e soprattutto scoraggia dal lavorare nel cratere sismico che rischia di diventare un inglorioso buco nero nell’azione di questo Governo”.

Redazione - Il Faro 24

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