Il Comune di Chieti mette a dimora 10 alberi nel “Giardino degli Abbracci” del Tricalle
Un momento di festa con i bambini delle scuole che hanno partecipato all’iniziativa e i volontari del CSV
Dieci nuovi alberi di specie autoctone, provenienti dai vivai dei Carabinieri Forestali dello Stato, sono stati messi a dimora, questa mattina, in via Publio Ovidio Nasone, in località Tricalle di Chieti, in un’area verde comunale, in occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi”, manifestazione promossa dalla legge n. 10 del 14 gennaio 2013, alla quale il Comune di Chieti aderisce ogni anno nell’ambito delle attività volte alla promozione delle politiche ambientali attraverso la valorizzazione e la salvaguardia del verde pubblico e del patrimonio arboreo.
All’iniziativa dal forte richiamo sociale ed educativo, che ha visto la presenza degli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primaria del Tricalle, Comprensivo 2, ha partecipato l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Carla Di Biase e il Servizio comunale “Verde Pubblico”.
«Il Giardino degli Abbracci – spiega l’Assessore Di Biase – è un progetto di rigenerazione urbana nato grazie al Comune di Chieti che ha concesso, in comodato d’uso, il terreno al CSV con lo scopo di attuarvi iniziative sociali volte al contrasto delle solitudini sociali. Il Giardino è stato realizzato dai volontari con l’aiuto di due esperti, una botanica-esperta di verde paesaggistico e una guardia forestale. È stato un bellissimo momento di festa con i bambini che hanno partecipato all’iniziativa e una occasione per affrontare tematiche tanto vicine al cuore e alla coscienza della collettività. L’impegno dell’Amministrazione – prosegue l’Assessore – è da sempre profuso alla cura e alla sensibilizzazione del rispetto ambientale, un principio che va insegnato soprattutto ai più piccoli affinché cresca con loro. L’area verde, per altro, è molto vicina al parco pubblico concomitante alla scuola del Tricalle, dove ogni anno siamo intervenuti con nuove piantumazioni. Piantare un albero è un gesto semplice, concreto, ma al tempo stesso di grande amore per le nuove generazioni. Ecco perché le messe a dimora non dovrebbero mai essere distanti dai luoghi frequentati dai nostri figli: scuole, parchi gioco, luoghi di aggregazione».