La ASL dell’Aquila indaga per le due sorelle risultate positive al virus H1N1. Una delle due non ce ‘ha fatta mentre l’altra si trova al Policlinico Umberto I di Roma per effettuare dei controlli più approfonditi. Il dipartimento di igiene e prevenzione della Asl vuole verificare condizioni di vita e luoghi di residenza delle due sorelle – un’area nel territorio comunale di Sulmona piuttosto isolata – per valutare un’eventuale azione di prevenzione. “Non conosco i casi, bisogna fare analisi e approfondimenti molto accurati prima di prendere posizione su un tema delicatissimo che molto facilmente potrebbe creare allarme sociale, una situazione assolutamente da evitare” spiega il primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Alessandro Grimaldi. “L’H1N1 è un virus endemico che trova il serbatoio negli animali circolante a livello mondiale, ad esempio c’è stato un picco nel 2009. Ogni tanto ci possono essere microfocolai epidemici, la cosa più importante da fare dopo aver valutato i casi – ha aggiunto – è la prevenzione perché i farmaci antivirali non risolvono sempre al cento per cento il problema”.
Sul problema interviene anche l’assessore Regionale Silvio Paolucci: “Allo stato attuale non c’è nessun allarmismo. Le strutture competenti stanno tenendo la situazione sotto controllo e tutti i dati vengono inviati al Ministero della Salute. Si tratta di un virus influenzale quest’anno particolarmente aggressivo. Alcune situazioni, con ricoveri in ospedale, riguardano le fasce più a ‘rischio’ della popolazione e sono legate alla diminuzione del ricorso al vaccino antinfluenzale proprio in queste fasce. Il combinato tra aggressività del virus e calo di vaccinazioni, purtroppo porta a complicanze nel picco più alto. Dell’aggressività sapevamo. Il messaggio – conclude l’assessore – è quello di fare ricorso alla vaccinazione che negli ultimi anni si segnala in flessione”. Fonte ANSA