Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Vincenzo D’Incecco, Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara.
“A sei mesi dal terremoto che ha colpito il territorio marchigiano ritengo sia necessario un momento di sintesi e di chiarezza sulle iniziative di solidarietà strombazzate dalla giunta Alessandrini e di cui non conosciamo gli esiti: il sindaco stesso aveva annunciato l’istituzione di un conto corrente per una raccolta fondi da destinare alla frazione di Pescara del Tronto. A questo punto vogliamo sapere se siano o meno stati raccolti fondi, vogliamo conoscere le modalità di utilizzo di quelle eventuali risorse e se siano o meno state trasferite al Comune di Arquata del Tronto. Crediamo che una pubblica amministrazione, che chiede l’aiuto dei cittadini stessi per affrontare un’emergenza, abbia poi il dovere istituzionale di rendere conto agli stessi cittadini dell’uso dei fondi raccolti, che non può restare coperto da un presunto ‘segreto di Stato’”. Lo ha detto il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco che stamane in aula ha illustrato la propria interrogazione urgente in Consiglio comunale.
“La nostra città ha vissuto con sofferenza e partecipazione le vicende legate agli eventi sismici che lo scorso agosto hanno colpito le popolazioni del centro-Italia. In quei giorni tante Associazioni e molti Enti si sono mobilitati per sostenere le popolazioni terremotate, per alleviarne le sofferenze e portare conforto e solidarietà. Per uno strano gioco del destino– ha ricordato il Vicecapogruppo D’Incecco – una delle frazioni più colpite dal sisma è risultata essere Pescara del Tronto, una frazione del piccolo comune marchigiano di Arquata del Tronto e la nostra comunità a maggior ragione ha sentito l’esigenza di fare qualcosa per i cittadini di quella frazione, sancendo una sorta di gemellaggio solidale. Io stesso ho depositato un ordine del giorno in Consiglio comunale, votato il 29 agosto 2016, invitando il sindaco e la giunta a istituire un Tavolo interistituzionale con la presenza dei tecnici e degli amministratori di Pescara e di Arquata del Tronto, oltre che di esponenti del mondo delle imprese, per predisporre un piano di lavoro per sostenere e individuare stanziamenti erogabili, mettendo a disposizione gratuitamente le professionalità tecniche del nostro Comune nella riprogettazione delle strutture pubbliche più urgenti. Tale Tavolo avrebbe dovuto lavorare per recepire le richieste dell’Amministrazione comunale di Arquata del Tronto e le richieste dei residenti di Pescara del Tronto, dando concreta attuazione alla volontà di ‘adottare’ la piccola frazione. La nostra amministrazione comunale si è mobilitata per organizzare la raccolta del materiale utile da destinare alle popolazioni terremotate, addirittura allestendo un centro di raccolta e soprattutto indicando, nei comunicati stampa redatti il 26 agosto a firma del sindaco, un conto corrente postale, intestato al Comune di Pescara, ‘su cui poter versare delle donazioni con la causale Pescara del Tronto’. A sei mesi da quelle iniziative – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco – chiediamo al sindaco Alessandrini di fornire al Consiglio comunale i dati relativi alla raccolta dei fondi effettuata sul conto corrente postale; nel caso di esito positivo della raccolta fondi, chiediamo di conoscere le modalità di effettivo utilizzo degli stessi, ovvero chiediamo di sapere se quei fondi siano già stati trasferiti al Comune di Arquata del Tronto o se siano stati utilizzati a seguito di una precisa indicazione derivante dall’Amministrazione comunale di Arquata del Tronto. Inoltre chiediamo di sapere se il Tavolo interistituzionale richiesto e approvato con l’ordine del giorno del 29 agosto, sia stato attivato e quali figure vi abbiano partecipato; in caso negativo, chiediamo quali motivazioni ci siano alla base della mancata attivazione del Tavolo”. Il Presidente del Consiglio Blasioli non ha ritenuto urgente l’interrogazione che verrà ora ridiscussa nel corso della prossima seduta. “Vogliamo risposte – ha commentato il Vicecapogruppo D’Incecco – che derivano da una naturale e scontata necessità collettiva di garantire trasparenza a simili iniziative di solidarietà, che devono avere obiettivi precisi e risultati immediatamente accessibili a tutti”.