8 MARZO: COLDIRETTI, RAGAZZE SUL TRATTORE +6,6% IN UN ANNO.
E IN ABRUZZO BOOM DI AGRICHEF: DOMANI CHIUSURA CORSO CON L’85% DI DONNE E UN MENU’ DEDICATO ALLE IMPRENDITRICI AGRICOLE.
Sono aumentate del 6,6% nell’ultimo anno le imprese agricole guidate da giovani donne per un totale di 13.887 realtà nel 2017. E’ quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti in occasione della festa dell’8 marzo su dati Camera di Commercio di Milano rispetto alla rappresentanza femminile under 35 nei campi, nelle stalle e negli agriturismi: in pratica in agricoltura una impresa giovanile su quattro viene gestita da ragazze. Un trend nazionale che, in Abruzzo, viene confermato dal primo corso per Agrichef di Campagna Amica promosso da Coldiretti e Terranostra che, iniziato lunedì a Lanciano nell’agriturismo Caniloro e in conclusione domani 8 marzo, è caratterizzato da una forte presenza femminile. Su 13 partecipanti, ci sono ben 11 donne, sono quasi tutte under 35 e hanno un solo obiettivo: conquistare il titolo di Agrichef di Campagna Amica, una figura professionale chiamata a valorizzare i prodotti del territorio nelle ricette tradizionali innovandole tuttavia sul piano tecnico e di realizzazione. Così domani, in occasione della conclusione del corso, tutti in cucina per preparare un menu dedicato alle donne che lavorano nei campi.
“Un gesto simbolico in onore di tutte le imprenditrici agricole abruzzesi – spiega il Presidente di Terranostra Abruzzo Gabriele Maiezza – e quasi un auspicio per il prossimo corso da agrichef, già in previsione”. Per il direttore di Coldiretti Giulio Federici, la forte presenza femminile nel corso di agrichef è una dimostrazione pratica della importanza della presenza femminile nell’azienda agricola abruzzese, ma non solo in cucina.
“Le imprenditrici agricole dimostrano ogni giorno di saper coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità – dice il direttore Federici – Le ragazze nelle campagne hanno inoltre puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio all’università oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo, oppure per fare ricerche per recuperare varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in tutto il mondo”.
Per Lorella Ansaloni, responsabile nazionale delle donne imprenditrici della Coldiretti, “le aziende agricole guidate da donne in Italia sono un patrimonio di tutto il Paese con un peso all’interno del mondo produttivo che non è dato solo dal numero delle titolari, ma anche da una capacità di innovazione che è stata in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla multifunzionalità per le imprese agricole in ambito economico, ambientale e sociale”.