ABRUZZO – DOPO QUARANTA ANNI TORNA LA LONTRA NEL PARCO NAZIONALE

 

straordinaria notizia ci arriva dal  Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise,  dopo oltre 40 anni torna la lontra, una specie molto rara che è stata davvero molto vicina all’estinzione. E’ stata accertata la presenza del mustelide in un’area diversa da quella di Piana di Opi, ma la notizia ancor più importante e rilevante è che ne è stata osservata la presenza lungo il fiume all’interno del Parco!

Lutra lutra è il nome scientifico della lontra. Il suo corpo è allungato e fusiforme, la pelliccia, di color bruno sul dorso e sulle zampe e color nocciola-bianco sul ventre, sul petto e sulla gola, è spessa e impermeabile, le zampe sono corte ma robuste, con piedi palmati, la coda è larga e piuttosto schiacciata. Le orecchie sono piccole e, come le narici, si chiudono quando l’animale si immerge; gli occhi, anch’essi piccoli e rivolti in alto, sono ben adattati alla visione subacquea; il muso è dotato di vibrisse che permettono di individuare la preda in acque torbide o nell’oscurità notturna.Generalmente conduce vita solitaria che abbandona soltanto durante l’epoca degli amori. E’ legata ad un determinato territorio la cui estensione dipende dalle risorse disponibili e dalla facilità di rifugio.
Il ciclo riproduttivo è ancora poco noto e le informazioni disponibili derivano soprattutto da studi di individui tenuti in cattività. La gestazione va dai 61 ai 74 giorni e i parti possono avvenire in tutte le stagioni, con la nascita di 1-3 piccoli.La lontra si nutre essenzialmente di pesce, in particolare delle specie lente come i ciprinidi (arborella, cavedano, vairone) e l’anguilla, che cattura con grande abilità. Integra la sua dieta con anfibi e qualche piccolo mammifero e uccello, in alcune aree caccia anche le natrici.
La lontra frequenta ambienti molto vari: vive nei fiumi, nei torrenti, nei laghi, nelle paludi. Attualmente è presente con nuclei frammentati, soprattutto del centro-sud. Dati prioritari provengono da: 1 stazione in Liguria, 3 stazioni in Emilia Romagna, da 2 a 3 in Toscana, da 3 a 4 nel Lazio, 3 in Abruzzo, 2 in Molise, circa 20 in Campania, circa 10 in Basilicata, 4 in Puglia, 4 in Calabria.
La popolazione più importante di lontra è evidentemente quella che somma i nuclei della Campania e Basilicata. Si può calcolare, approssimativamente, una popolazione di circa 260 individui. La specie è inserita dall’IUCN nella categoria di minaccia NT-Near Threatened (quasi a rischio).

 

Redazione - Il Faro 24

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