Il Comitato VIA della Regione Abruzzo, presieduto dal Direttore Generale Avv. Cristina Gerardis, ha sancito l’improcedibilità del progetto “Megalò 2” consistente in una istanza di ampliamento dell’imponente centro commerciale teatino.
Il Comitato ha rigettato l’istanza di proroga del proprio parere risalente al 2012 e che, trascorsi 5 anni, scadrà il prossimo 10 aprile, termine entro cui l’intervento, ad oggi non ancora iniziato, doveva essere compiutamente realizzato.
In merito si è espresso anche il Capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri:
“Sapevamo che il progetto per Megalò 2 presentava troppi buchi neri e andava fermato, ed eravamo certi che le nostre osservazioni avrebbero sortito l’effetto di indurre a riflettere la Commissione della Via regionale che ha infatti bocciato l’iniziativa, riscontrando i tre punti sollevati da Forza Italia. Su quell’intervento pesa come un macigno il parere negativo espresso dal Segretario dell’Autorità di Bacino in quanto in netto contrasto con la normativa del Piano stralcio di difesa ambientale. Inoltre, mentre il rinvio di appena sette giorni dell’esame del fascicolo da parte della Commissione di Via regionale, dal 16 marzo a ieri, sembrava voler agevolare il proponente, convalidando l’atto di vendita tra la uscente Sirec Srl e la Sile Costruzioni Srl, non ricorrevano chiaramente le condizioni di esame come ‘progetto realizzato o in corso di realizzazione’, come richiamato nel fascicolo, visto che il nuovo centro commerciale Megalò 2 non è stato ancora realizzato, né risulta essere stato aperto il cantiere. Queste le tre osservazioni che ho presentato personalmente al Dipartimento delle Opere Pubbliche – Commissione di Valutazione Ambientale, che ieri mi ha ricevuto in audizione durante la riunione convocata per esprimersi sul progetto di Via delle opere di messa in sicurezza ai fini idraulici dell’area Prusst e sulla modifica planimetrica dell’intervento edilizio di completamento per la realizzazione degli edifici commerciali di Megalò 2. E tutte e tre le osservazioni sono state riportate nelle motivazioni che hanno determinato lo stop al progetto”.