Abruzzo: nubifragi ed eventi alluvionali sulla fascia adriatica. Eccone “brevi” spiegazioni meteo-scientifiche.

Meteo. Il rischio esondazione e lo stato di allerta per fasi avverse e probabili nonché medesimi straripamenti dei fiumi Pescara e Alento, accelerati dalle intense precipitazioni di queste ultime ore, sono dovuti alla presenza di un vortice di bassa pressione rimasto chiuso sul Mediterraneo centro-orientale (fenomeno detto cut-off o distacco di una depressione dalla sua circolazione originaria poiché intrappolata dagli anticicloni che la circordano). Dunque, quando una depressione meteorologica è in cut-off, vuol dire che è recalcitrante e fatica a muoversi verso levante o sud-est, cosicché vengono a convergere aria fredda in quota e correnti più umide e miti di Scirocco. Certamente, il Mediterraneo e in particolare modo l’Adriatico e i suoi bacini sono più caldi della norma e quindi le masse d’aria sciroccali che nutrono i moti ascensionali delle nubi, specie temporalesche, acquisiscono un quantitativo ancora più elevato d’aria umida, perché rese eccessivamente destabilizzate dal basso. Un’area depressionaria isolatasi sul Tirreno centro-meridionale, richiama venti da sud-est, ossia di umido Scirocco che alimentano la convezione, ossia i moti convettivi e sospingono aria più umida verso il versante opposto delle montagne, ossia quello sopravvento, l’aria molto mite e umida si raffredda incontrando aria più fredda in quota e satura in una colonnina d’aria avente gradiente termico negativo e dunque potenzialmente instabile, dando origine a nubi cumulonembi ma anche nembostrati che rimangono sempre sul medesimo luogo e vengono pompate di umidità dalle correnti sciroccali, da sud-est, dunque divengono autorigeneranti, in grado di alleviarsi e di rialimentarsi nello stesso luogo d’origine, sia per effetto adriatico avente superficie più calda della norma che per effetto “stau appenninico”, il quale consente a queste correnti ascensionali e discensionali di essere sempre più intense oltre al mare che ne conferisce energia termica e le rende molto umide. Fortunatamente, tra giovedì e venerdì, l’ondata di piogge a tratti intense terminerà e il maltempo sarà sostituito da una temporanea tregua parzialmente soleggiata ma più fredda e ventosa.

Facendo riferimento all’Abruzzo come in altre regioni d’Italia e aree d’Europa etc…, la frequenza e l’intensità degli eventi alluvionali si è manifestata ripetutamente anche sulle nostre zone interne e non solo sulla nostra costa adriatica e sul versante pedemontano dove anche qui più di molte volte abbiamo avuto precipitazioni intense, anche a carattere nevoso, quali per citarne alcune, l’abbondante nevicata del Gennaio 2017 e il fenomeno valinghivo che ne è seguito o scaturito, anche a causa del “global warming” (il riscaldamento globale) che stravolge la circolazione termoalina e di conseguenza tale si riflette sulla circolazione generale dell’atmosfera.

Marsica, 14 Ottobre 2017. L’intensa fase di maltempo di stampo autunnale, ampiamente preannunciata negli scorsi editoriali, colpì particolarmente il territorio marsicano meridionale, (sud-occidentale e centro-occidentale). Tutto per via di un’intensa perturbazione atlantica, ciò che rimaneva dell’Uragano Joaquin, che aveva portato devastazione sulle Bahamas; in essa vennero a convergere correnti d’aria meridionali rese molto umide e/o instabili da un mare più caldo della norma stagionale, da dove le perturbazioni traggono soprattutto energia termica, imprigionata e rilasciata lentamente da quest’ultimo, nonché catturata dalle rimonte dell’Anticiclone nord-africano in Estate, oramai divenute molto frequenti e in sostituzione dell’Anticiclone delle Azzorre, anche e soprattutto a causa del riscaldamento globale. Le stesse correnti, contrapponendosi ai venti più freddi e instabili provenienti dal Mar Baltico, hanno dato luogo a temporali, localmente di forte intensità; tuttavia, anche la complessa distribuzione orografica ha giovato nel rendere i sistemi temporaleschi molto forti, nonché la presenza di un’alta pressione di blocco sui Balcani che ha reso recalcitrante il sistema temporalesco. Dalle ultime segnalazioni, si ebbero danni a Civitella Roveto, ove purtroppo vi sono state anche vittime. Per via delle intense precipitazioni è straripato il fiume Liri, dando luogo a numerosi disagi e ad allagamenti in molte abitazioni, in particolare di Morino, Canistro e nella cittadina di Avezzano, ove, per via dei forti rovesci temporaleschi, molte strade e sottopassaggi si sono allagati, incentivando disagi tra gli automobilisti e nei piani più bassi delle case.

Grazie per la cortese attenzione.

Riccardo Cicchetti

Redazione - Il Faro 24

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