Si è conclusa il 4 febbraio Arte Fiera, importante kermesse dell’arte contemporanea che si tiene a Bologna. A fare gli onori di casa per l’Abruzzo c’era una galleria d’arte di Pescara, che ha esposto artisti di grande interesse.
Vista Mare è una art gallery situata in un elegante palazzo storico del XVIII secolo, nel centro di Pescara. Nasce nel 2001 grazie all’intraprendenza di Benedetta, Federica e Vittoriano Spalletti, ma nel 2018 già vede l’apertura di una seconda sede a Milano, grazie alla collaborazione tra Benedetta Spalletti e Lodovica Busiri Vici.
Vista Mare porta l’arte contemporanea in terra abruzzese. Numerosi sono stati infatti gli artisti che hanno collaborato con la galleria, tra questi ricordiamo Getulio Alviani, Giovanni Anselmo, Sol LeWitt, Joseph Kosuth.
Tra le opere esposte ad Arte Fiera, Vista Mare ha proposto alcuni quadri di Ettore Spalletti che ne definiscono con grande chiarezza la sua poetica. Spalletti predilige l’uso del monocolore, che spesso riversa su tutta la superficie. Le sue cromie vanno dal blu al verde, dal rosa al grigio, trattate in maniera sapiente. Le sue superfici, spesso quadrate, accolgono queste tinte che rappresentano i colori dell’anima. Ritraggono inoltre le tonalità dell’Abruzzo a cui Spalletti è legato in virtù della sua origine: è nato a Cappelle sul Tavo nel 1940 ed è morto a Spoltore nel 2019. Spalletti racconta l’Abruzzo dei colori, cogliendone quella sottile sostanza eterea emanata dal cielo e dal mare. Le peculiarità del territorio della regione sono definite da poche tinture, ma profondamente pregne della consistenza locale. Vedere le sue opere significa comprendere il riverberare del cielo, del mare, della pietra della Majella, del verde dei boschi di una terra a lui molto cara.
Contestualmente, Vista Mare a Bologna ha esposto anche opere di Mimmo Jodice, fotografo straordinario che fissa il tempo in una dimensione atemporale, quasi mistica. Sebbene di origine napoletana, anche Mimmo Jodice è legato all’Abruzzo. Bisogna infatti ricordare il calendario Tercas 2009 che l’artista dedicò alla colonia di Alba Fucens e all’archeologia in terra d’Abruzzo. Le opere esposte ad Arte Fiera, spesso denominate “Attesa”, restituiscono un forte parallelismo con i capolavori di Spalletti. Fissano infatti la solidità dell’ambientazione in una struttura cosmica in cui l’elemento fondante è il desiderio di qualcosa che si attende. L’attesa in questo caso è ingannata da una sottile pausa narrativa che lascia intravedere tutta l’essenza e la luce dei luoghi rappresentati.
Ma Vista Mare ha saputo concedere un altro grande omaggio all’Abruzzo con l’opera “Maxima Proposito (Ovidio) #8”, 2017 di Joseph Kosuth. In questo caso viene riprodotta una frase del poeta Ovidio, nato a Sulmona nel 43 a.C. La traduzione dell’emistichio, restituito al neon e trascritto sia in latino che in inglese, ricorda che “mentre parlo il tempo fugge”. Anche in questo caso la connessione che Vista Mare ha voluto stabilire con le altre opere dello stand ci sembra azzeccatissima. La teoria del tempus fugit molto vicina al carpe diem oraziano, ci invita a vivere appieno il nostro tempo e a coglierne quanto di più prezioso possa rappresentare, senza alcun tentennamento in nome di ipotetiche attese nel futuro. Joseph Kosuth, era presente anche con un altro quadro che riferiva una frase di Sant’Agostino. La citazione “There is the particular difficulty when the sings don’t appear to say what the thought grasps, or the words don’t say what the thought appears to grasp” nel quadro “No Number (E) (+216 Augustines’s Confessions)”, 1989 si soffermava su quella sottile incapacità di afferrare la connessione tra segno e pensiero. Joseph Kosuth è un artista concettuale statunitense, nato nel 1945, che ancora opera in ambito artistico. I suoi lavori sono focalizzati su una ricerca del linguaggio inteso come codice complesso da intercettare, su cui convergono diverse matrici. Le sue opere consistono per lo più in citazioni o trascrizioni che fanno riflettere.
Infine, in esposizione anche opere di Joana Escoval, una giovane artista portoghese, Mario Airò, Polys Peslikas e il celeberrimo Giorgio Morandi.
Vi invitiamo a visitare Vista Mare per comprendere che la bellezza si sofferma non solo nella natura o nei nostri castelli, ma anche nelle curiose visioni concettuali dell’arte contemporanea.
Marianna D’Ovidio
Dida opere
Joseph Kosuth, Maxima Proposito (Ovidio) #8, 2017
Joseph Kosuth, No Number (E) (+216 Augustines’s Confessions), 1989