Al recital poetico organizzato dalle associazioni “Il Faro” ed “Euterpe” poeti e pescatori raccontano il mare Adriatico
Fioravante “Gabriellino” Palestini: <Il mare è stato il mio riscatto. L’incontro con il giudice Falcone mi ha restituito la dignità>
Giulianova. Poesie e racconti di gente di mare hanno arricchito una serata dedicata al mare Adriatico ed ai suoi personaggi. Il recital poetico “Adriatico: Poesia tra le onde” organizzato dalle associazioni culturali “Il Faro” di Cologna Spiaggia ed “Euterpe” di Jesi, in collaborazione con l’Ente Porto di Giulianova, ha incantato cittadini e turisti che, giovedì 23 agosto, nella sede della Lega Navale Italiana sul porto di Giulianova, hanno assistito ad uno spettacolo unico nel suo genere interamente dedicato al mare. Tante le storie narrate attraverso i racconti dei pescatori e le poesie di autori locali e marchigiani: tra questi le poesie in vernacolo del celebre pescatore e poeta giuliese Lucio Marà, gli aneddoti di Walter Squeo armatore e vice presidente del “Cogevo” e la storia di chi, in mare, ha trovato il suo riscatto come Fioravante Palestini detto “Gabriellino”. Il tutto accompagnato dalle immagini marine del fotografo Cristian Palmieri e dalla voce carica di pathos della giovane cantante Ramona Cecchini. Con la presentazione attenta e delicata di Sara Palladini, i poeti si sono cimentati nelle lettura delle loro liriche legate al mare e ai pescatori, presentando l’antologia dell’antologia letteraria “Adriatico – Emozioni tra parole d’onde e sentimenti” a cura di Stefano Vignaroli, Lorenzo Spurio e Bogdana Trivak dell’associazione culturale “Euterpe” di Jesi contenente le poesie di autori italiani e stranieri, a sostegno dello I.O.M. Istituto Oncologico Marchigiano di Ancona. Emozionante l’intervista con Fioravante Palestini, a cura della giornalista Azzurra Marcozzi, nel corso della quale “Gabriellino”, tramite ricordi e sensazioni, ha raccontato i momenti salienti della sua vicenda, dal carosello anni ’60 in cui interpretava il celebre personaggio dell’Uomo Plasmon, al viaggio in Germania fino alla vicenda giudiziaria, non tralasciando nessun particolare della dura prigionia in Egitto e dell’incontro durante l’interrogatorio, ancora oggi impresso, con il giudice Giovanni Falcone. <Nella mia sfortuna ho avuto il privilegio di incontrare un grande uomo – racconta Palestini – Falcone sapeva restituire dignità anche al peggiore delinquente e dopo aver parlato con me mi disse che io ero fatto di un’altra pasta. Ha lottato per farmi tornare in Italia a scontare la pena e si è ricordato di me anche dopo tanti anni, chiedendo al magistrato Ayala e al giornalista Zingales di venirmi a trovare a Giulianova per sapere come stavo e così fecero qualche anno dopo>. L’iniziativa è stata anche occasione per ricordare i tanti caduti in mare.