Aldo Antonelli: "Io e la Televisione"

Non più di venti minuti fa ricevo una telefonata da una giornalista, Serena Savardi. Mi invita a partecipare ad una trasmissione che andrà in onda lunedì sera, sull’integrazione.

Naturalmente tutto pagato, viaggio e albergo.

Io ascolto e, interessato chiedo il luogo e l’orario.. Lai mi spiega tutto. Ma prima di dare il mio consenso, non avendo capito bene chi fosse, ho chiesto di nuovo il nome.

«Serena Savardi, una giornalista di Mediaset che lavora su Rete4», mi risponde.

“NO! Mi dispiace – proseguo io cambiando parere -. Berlusconi per me è morto e la sue televisioni sono bandite da casa mia».

Ai suoi tentativi di “addolcimento” e di “convinzione” all’assenso, aggiungo: «Senta, non la prenda come un affronto personale. Io non la conosco e mi auguro che, nonostante lavori per Mediaset, lei sia una brava persona. Il problema non è lei, ma Berlusconi e le sue televisioni. Poi – aggiungo – è una questione di coerenza. Pensi; in casa mia oscuro le televisioni Mediaset e poi che faccio? Partecipo in prima persona ad una delle sue trasmissioni? NO! E’ una questione di serietà e di coerenza!».

A questo punto mi chiede se posso fargli il nome di qualche altra persona da cointattare e le do un paio di nomi….

Voi, al posto mio, cosa avreste fatto?

«Le televisioni sono oggi diventate il più potente mezzo di inebetudine ideologica di miliardi di persone sul pianeta” scrive Aleksandr Zinov’ev sul suo interessante libro: “Umanaio globale”; p.15)

In particolare, le televisioni Mediaset distruggono più sapere di quanto ne trasmettano, per riprendere un duro e impietoso giudizio di Giovanni Sartori sulla Televisione in genere che ho letto sul suo libro “Homo videns”; p. XVI).

Pace e bene s buona lotta.

Aldo

Redazione - Il Faro 24

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