Molti piloni che sostengono i viadotti delle autostrade A24 e A25 non sarebbero sicuri, soprattutto da Pietrasecca a Roma: da anni sarebbero pieni di acqua quindi interessati da pericolose infiltrazioni di acqua, per cui sarebbe urgente lo svuotamento, poi effettuare prove di carotaggio per verificare stato e stabilità alfine di programmare interventi ad hoc. I piloni dell’autostrada nella zona vena Cionca a Pietrasecca da anni versano nel piu’ austico degrado, molti di loro sono evidenti i danni alla struttura di cemento, facendo affiorare la parte ferrosa ora arrugginita. Inoltre l’indebolimento sarebbe anche causato dai diversi terremoti, avvenuti negli ultimi anni in zona. I viadotti in questioni sono stati costruiti negli anni settanta con la stessa dinamica del ponte caduto a Genova. Dopo la catastrofe ligure in Abruzzo è emersa la preoccupazione per scongiurare un tale disastro anche nella nostra regione.I gravi accadimenti hanno fatto tornare d’attualità il piano di messa in sicurezza delle A24 e A25 laziali, interrotto a metà per la mancata erogazione di tutti i fondi da parte del Ministero delle Infrastrutture con il quale la Sdp ha in atto un braccio di ferro. In queste ore sui social impazza la richiesta d’intervento e foto di viadotti abruzzesi in male condizioni. Diversi i Sindaci sotto pressione per richieste dei cittadini di messa in sicurezza dei ponti che sovrastano le abitazioni. Ha far rafforzare la preoccupazione ci ha pensato Legambiente con una nota :
“La tragedia di Genova riporta l’attenzione anche sulla sicurezza ponti abruzzesi”, spiegano gli ambientalisti per i quali “la più grande opera pubblica di sicurezza ed occupazionale resta la manutenzione”.
Oltre ai viadotti delle A24 e A25, Legambiente segnala u altro ponte crollato sulla statale 16 all’altezza della foce del fiume Sangro, collassato all’improvviso.
Sempre sullo stesso fiume, ricordiamo i due ponti tornati più volte alla cronaca che riguardano il tratto Atessa-Lanciano per la tenuta dei pilastri e la carreggiata ristretta di attraversamento del fiume nel comune di Paglieta, sempre per problemi di tenuta con limite di carico sistematicamente disatteso. I ponti chiusi che collegano l’area industriale della Val di Sangro con la Campania per problemi di stabilità”. Le parole sono tante, dismesse, emesse, rilasciate e ricordate, la cittadinanza chiede solo fatti, l’esecuzione effettiva prima che anche in Abruzzo la notizia del giorno sia una catastrofe.
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