Allerta meteo. A partire dalle prossime ore, l’irruzione d’aria molto fredda di origine artico-continentale si farà sempre più significativa. In effetti, merito proprio l’estensione dell’Anticiclone delle Azzorre verso nord/nord-ovest, l’area depressionaria che mulina l’aria gelida artica verso l’Europa centro-orientale e le aree balcaniche, farà sì che essa si diriga verso sud-sud-est, andando ad affluire in maniera più decisa verso l’Italia, specie sui settori centrali e meridionali, ma successivamente anche sulle regioni settentrionali. Le correnti gelide di Bora sull’Alto Adriatico, di Tramontana sulle aree tirreniche e di gelido Grecale sui settori adriatici e ionici, si rinforzeranno tra giovedì 5 e venerdì 6, aumentando il Wind Chill, ossia la sensazione di freddo percepita dal nostro corpo, e favorendo nevicate per stau appenninico lungo il versante orientale della dorsale centrale e meridionale, attraverso sfondamenti e nevicate a quote molto basse anche sul versante occidentale anche sotto forma di bufera, seppur in un contesto variabile.
Nelle prossime ore, nevicherà sulla costa adriatica, mediante l’effetto ASE (Adriatic Effect Snow), con il quale i venti nord-orientali che scorrono al di sopra della superficie marina più mite danno origine a moti ascensionali e quindi a nubi e a precipitazioni nevose fin lungo il piano e dunque sulla costa, merito del brusco abbassamento dello zero termico, per via dell’ingresso d’aria molto fredda sia in quota che al suolo, proveniente dalle Isole Svalbard, ossia dall’Artide.
Nel corso della giornata di venerdì, le nevicate potranno raggiungere quote pianeggianti anche sulle regioni meridionali. L’ondata di gelo si protrarrà fino alla giornata di lunedì, portando temperature di molti gradi al di sotto dello zero e tesi venti settentrionali. Tuttavia, tra lunedì e martedì della prossima settimana, un altro fronte freddo potrebbe attraversare le regioni del nord e del centro Italia, favorendo nevicate fino a quote molto basse soprattutto nelle nostre zone interne appenniniche e sub-appenniniche, ma anche nelle aree limitrofe.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti