A un’incollatura dal traguardo dei 500 trapianti di rene: il centro regionale di L’Aquila si accinge a tagliare un simbolico ‘nastro’ carico di straordinari significati e di risultati concreti, al termine di tre lustri di attività. Sono infatti, ad oggi, 499 i trapianti di rene effettuati all’ospedale San Salvatore da quel fatidico anno, il 2001, in cui il centro regionale di Abruzzo e Molise, situato appunto all’ospedale del capoluogo regionale, iniziò la sua attività, diventando un irrinunciabile punto di riferimento. Un lungo cammino che, a distanza di 15 anni, ha saldato al meglio altruismo dei donatori, professionalità dei medici ed efficienza di un apparato ospedaliero che deve sempre misurarsi con le lancette dell’orologio. Ad ogni trapianto, infatti, è essenziale fare velocemente e senza errori il proprio lavoro, all’interno di un meccanismo dove ciascuno ha un compito ben preciso e deve essere pronto ad attivarsi a qualunque ora, a mezzogiorno oppure nella notte di Capodanno, com’è accaduto più volte. A ridosso dell’imminente traguardo dei 500 trapianti ha assunto un significato ancora maggiore la tradizionale festa annuale dei trapiantati di rene che si svolge all’Aquila. Si è tenuta all’hotel Canadian, sabato scorso, 17 dicembre, alla presenza del Manager della Asl, Rinaldo Tordera, dei medici del centro regionale dei trapianti di L’Aquila, degli altri servizi dell’ospedale San Salvatore e del presidente nazionale dell’associazione trapiantati di rene, Franco Brizzi. Oltre all’incontro con trapiantati e associazioni, è stata celebrata la messa dall’arcivescovo mons. Giuseppe Molinari. La giornata dedicata ai trapiantati si è svolta in un clima festoso e cordiale, all’insegna dei valori della solidarietà e della riconoscenza per chi dona i propri organi e consente di affrancarsi dalla malattia e condurre una vita normale. A tal proposito, pur nella soddisfazione dell’imminente raggiungimento della quota dei 500 trapianti, è stato ancora una volta rimarcata la necessità di incoraggiare sempre più la ‘cultura’ della donazione perché il numero di organi disponibili è inferiore al fabbisogno. “E’ quanto mai necessario”, dichiara il manager Tordera, “continuare a sostenere la campagna di sensibilizzazione della donazione d’organo perché la solidarietà verso gli altri ha un impatto etico e sociale di eccezionale valenza. In questo senso, il lavoro del centro regionale trapianti dell’ospedale di L’Aquila da molti anni svolge un ruolo fondamentale che riguarda non solo l’Abruzzo ma anche le regioni vicine”