(ACRA) – “Insopportabili emissioni di fumi e propagazione di gas nocivi prodotti dagli idrocarburi impiegati nella lavorazione degli asfalti. Il tutto a ridosso di diverse abitazioni e con il dubbio derivante dalla circostanza secondo la quale, probabilmente, la distanza dell’impianto rispetto al centro abitato non sarebbe stata presa in considerazione nell’ambito delle relative procedure autorizzative”. Le tematiche che attengono all’ambiente continuano a essere trattate e approfondite daI Consigliere regionale Leandro Bracco e questa volta l’esponente di Sinistra Italiana si occupa di una vicenda assai delicata che riguarda il Comune chietino di Ortona e, nello specifico, la frazione di Tamarete nella quale da diverso tempo molte famiglie si lamentano a causa di una specifica realtà industriale che, a loro dire, è causa della non salubrità del contesto ambientale. “La Pavimental – spiega Bracco – è una società per azioni che si occupa di manutenzione autostradale e che produce asfalti speciali. L’impianto di produzione si trova nella zona industriale ortonese di Tamarete ed è stato costruito in un periodo successivo rispetto alle abitazioni, le più ‘anziane’ delle quali risalgono agli anni ’50. Proprio l’impianto che produce tipologie specifiche di asfalti si trova a una distanza limitata rispetto al nucleo di abitazioni e questa determinata circostanza non può che essere fonte di molteplici interrogativi e parecchie preoccupazioni”. “Proprio l’aspetto della distanza dal nucleo residenziale – prosegue il Consigliere Segretario – sembrerebbe non essere stato rilevato nell’ambito delle procedure autorizzative quando invece la presenza delle abitazioni non può che essere una peculiarità parecchio rilevante. Mi chiedo infatti come una realtà industriale così fortemente impattante possa essere attivata e operare a distanza ridottissima rispetto proprio a delle abitazioni”. “Per quanto concerne la non salubrità delle lavorazioni – nota Bracco – nel corso del tempo i residenti hanno presentato diversi esposti nell’ambito dei quali si è fatto espresso richiamo a uno specifico studio epidemiologico effettuato sei anni fa dalla ASL Lanciano Vasto Chieti. L’indagine, disposta nel 2012 a seguito delle problematiche denunciate dalla popolazione, ha riconosciuto come le lavorazioni messe in atto dalla Pavimental fossero insalubri e dannose. Ciononostante tutto appare fermo e di conseguenza la collettività ortonese che vive in quella frazione continua a essere esposta agli effetti nocivi causati dalle sostanze rilasciate da quelle specifiche lavorazioni industriali”. “Solamente nell’ultimo mese – sottolinea Bracco – ben tre sono stati gli esposti presentati alla magistratura nel tentativo di vedere risolta una situazione non più accettabile e sopportabile. La vicenda inoltre lascia basiti anche per un’altra circostanza ovvero l’autorizzazione dell’impianto che attualmente risulta sospesa. L’azienda infatti dovrebbe presentare alcune integrazioni documentali che a oggi non sono ancora state protocollate. Nonostante ciò la lavorazione prosegue indisturbata anche nottetempo e senza controllo alcuno e così fumi e polveri pericolosi e maleodoranti vengono senza sosta rilasciati nell’aria”. “Appare incredibile – conclude Leandro Bracco – che un impianto tanto impattante possa operare senza autorizzazioni e che le legittime rimostranze della popolazione rimangano sostanzialmente lettera morta”. (com/red)