Lunedi sera, dopo l’ultimo e dolorosissimo saluto a Mauro Mannucci, ancora commossa per l’accaduto, mi sono recata all’Anas per incontrare l’ing. Antonio Marasco con cui avevo preso appuntamento nei giorni precedenti. Avevo infatti fatto un pubblico appello – come anche il Sindaco di Pizzoli Anastasio e l’ex assessore Piero di Stefano – ad Anas, al Comune e agli altri organismi competenti per affrontare la questione di quell’incrocio maledetto. Bisogna uscire dall’inerzia pericolosa.
Era mia ferma intenzione capire perché quel bivio disgraziato, ancora non avesse la rotatoria, visto che sul percorso prima e dopo l’incrocio, ne sono state fatte diverse. L’ing. Marasco ha ripercorso con me la vicenda, spiegando che era andata in appalto la bretella dalla rotatoria di S. Vittorino fino al bivio tra la SS80 e la SS 260 dove, appunto, sarebbe sorta una rotatoria di ampie dimensioni. Sul progetto la Soprintendenza ha dapprima dato il parere favorevole e in seguito, a gara espletata, è tornata sui suoi passi dando parere negativo per la parte paesaggistica, anche a seguito di esposti. Pende oggi un ricorso al Consiglio di Stato intentato dall’Anas dopo un parere sfavorevole del Tar. Ho allora insistito perché comunque si intervenga sulla rotatoria tra le due strade statali e l’ing. Marasco mi ha dato ampia rassicurazione che sarebbe stata realizzata una rotatoria nell’ambito delle competenze ordinarie dell’Azienda, anche se di proporzioni minori a quella necessaria; in questo, da quello che oggi leggo, c’è unità d’intenti sia col Sindaco dell’Aquila che con quello di Pizzoli che ieri hanno avuto – anche loro – un incontro con l’ing. Marasco, cosa che qualche giorno fa avevo appunto auspicato e sollecitato a mezzo stampa.
Come ho detto all’ing Marasco, concordo con l’iniziativa della rotatoria ridotta da fare immediatamente, ma ritengo importante che l’intero progetto della bretella vada ripreso e che vengano superati i motivi ostativi che hanno bloccato la procedura.
Affermo questo perché proprio quei 400 mt compresi tra la rotatoria per Preturo e quello di S. Vittorino sono altamente pericolosi per tutti ma in particolar modo per i ciclisti che vi transitano in massa.
Inoltre bisogna alzare il livello di progettualità futura, riunendo le due aree archeologiche del teatro e dell’anfiteatro oggi separate proprio dal tronchetto della SS80 che diverrebbe ciclo pedonale al servizio proprio di un Parco Archeologico con all’interno il Parco didattico-fluviale del fiume Aterno. Un polmone di storia antica e di natura. Ci sono indagini e studi dell’Università che testimoniano e spiegano il grande potenziale di quell’area e allora si deve avere il coraggio di affrontare il problema e promuovere nuove sfide per rendere interessanti queste aree delle frazioni e dei comuni confinanti con L’Aquila.
Si trovi la migliore e più sostenibile progettazione per superare i motivi ostativi perché in ballo c’è lo sviluppo culturale e turistico di quell’area come anche, e ancor prima, la sicurezza delle persone. Non possiamo attendere la prossima vittima per smuovere le coscienze, quelle che deve essere fatto va fatto ora e subito.
Inoltre l’incontro con l’ing Marasco è stato propizio per fare il punto sullo stato d’avanzamento dei lavori riguardanti il terzo e quarto lotto della superstrada per Amatrice che procedono secondo il cronoprogramma con le due gallerie già realizzate con l’abbattimento degli ultimi diaframmi. Insieme abbiamo misurato la strategia per l’ultimo lotto in terra abruzzese, da Capitignano a Aringo – confini regionali, e anche le azioni politiche per garantire il finanziamento di questa ultima tratta e quelle da tessere con la regione Lazio perché si arrivi al ricongiungimento con la SS4 Salaria.” Così ha dichiarato la Deputata Stefania Pezzopane che lunedì pomeriggio – dopo il triste funerale di Mauro Mannucci – ha avuto un incontro con l’ing Antonio Marasco in merito alla rotonda del Cermone ed al completamento dell’Aquila Amatrice.