“La tenuta del sistema informativo è essenziale per la tenuta democratica del nostro Paese. Per questo non possiamo che esprimere forte preoccupazione per la situazione che sta interessando il quotidiano Il Centro ed esprimere la nostra solidarietà ai giornalisti e ai collaboratori di uno dei principali presidi dell’informazione abruzzese”.
Così il presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, e il presidente dell’Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, che alla luce della terza giornata di astensione dal lavoro, dopo quelle del 27 febbraio e del 5 marzo, dei giornalisti del quotidiano, nell’ambito del pacchetto di cinque giorni di sciopero proclamato dall’assemblea, hanno voluto esprimere la propria vicinanza “a dei professionisti che instancabilmente da anni raccontano l’Abruzzo e gli abruzzesi. L’informazione è fondamentale per la nostra regione e per i nostri comuni – sottolineano D’Alberto e Berardinetti – e nonostante la crisi della carta stampata che va avanti ormai da anni e le notevoli difficoltà riscontrate da tutte le aziende editoriali, Il Centro ha continuato, senza alcun cedimento, a fare informazione grazie ai suoi giornalisti che, con spirito di devozione lavorano ogni giorno. Le problematiche denunciate dalla redazione stanno creando disagi che potrebbero ripercuotersi su tutta la nostra regione, dove Il Centro rappresenta una delle colonne portanti dell’informazione. Per questo, oltre a rinnovare la solidarietà ai professionisti della carta stampata, chiediamo al management aziendale di trovare in tempi brevi una soluzione che possa permettere al quotidiano di continuare a essere la voce di tutti gli abruzzesi”.
D’Alberto e Berardinetti evidenziano come le difficoltà che sta vivendo oggi il principale quotidiano abruzzese si inseriscano nell’ambito di una crisi dell’editoria che va avanti da anni e che ha portato al depauperamento del sistema informativo abruzzese, con la chiusura di redazioni e giornali, anche improvvise da un giorno all’altro, mettendo in grave difficoltà professionisti del settore, come accaduto anche negli ultimi mesi.
Un depauperamento che non interessa solo l’Abruzzo e che, insieme a un precariato sempre più dilagante, mette a rischio la tenuta del sistema democratico del Paese. La professione giornalistica in questi ultimi anni ha affrontato profondi mutamenti, anche con il progredire della tecnologia. Mutamenti che troppo spesso si sono trasformati esclusivamente in un taglio sull’occupazione e, di conseguenza, sulla qualità dell’informazione.
“Come Comuni italiani, consapevoli del ruolo essenziale di un’informazione corretta e di qualità, che può essere garantita solo attraverso la pluralità delle fonti informative e la garanzia dei diritti dei giornalisti, oltre che di un’organizzazione del lavoro che garantisca loro di affrontare le sfide del nostro tempo siamo a fianco di tutti i giornalisti abruzzesi – concludono d’Alberto e Berardinetti – e non possiamo che ribadire la necessità, nel confronto con le aziende editoriali, di individuare un percorso, all’interno di una rete istituzionale, volto a rimuovere quegli ostacoli e quelle problematiche che oggi rendono sempre più difficile salvaguardare il ruolo, fondamentale, dell’informazione”.