A 104 anni dal devastante terremoto di Avezzano e della Marsica del 13 gennaio 1915, il Castello “Orsini – Colonna” di Avezzano, ha ospitato lo spettacolo “Nuovo Giorno”, un Concerto per non dimenticare il tragico evento che causò oltre 30 mila vittime. Importante il contributo, per la realizzazione dell’evento, della Fondazione Carispaq. Con il patrocinio del Comune di Avezzano, in collaborazione con l’Associazione musicale “Va’ pensiero”, il Concerto è stato tenuto dalla Fanfara Legione Allievi Carabinieri di Roma, diretta dal Maestro Maresciallo Maggiore Danilo Di Silvestro.
Ospite la soprano Ilenia Lucci, nota nel panorama lirico internazionale. In programma musica bandistica e classica, con brani dell’epoca elaborati dal compositore abruzzese Guido Ruggeri. L’evento è stato presentato dalla giornalista Orietta Spera. Il tutto si è svolto in una atmosfera suggestiva, alla presenza del Sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, dell’Assessore alla Cultura, Pierluigi Di Stefano, e di tutto il Consiglio Comunale. Tra il pubblico anche la Croce Rossa Italiana di Avezzano e numerose personalità politiche e militari abruzzesi. L’iniziativa ha suscitato un grande interesse da parte di tutto il pubblico. Molto apprezzati i brani di compositori abruzzesi, quali “Checchina” di Antonio di Iorio e “Anima mia” di Francesco Paolo Tosti, su testo di Gabriele D’Annunzio, composta nel 1915, in occasione del terremoto che colpì la Marsica in quell’anno, elaborata da Guido Ruggeri ed eseguita dal soprano Ilenia Lucci.
Applausi anche per i brani: “Nuovo Giorno”, composto da Guido Ruggeri, “O mio babbino caro” di G. Puccini, “Tace il labbro”, dall’operetta “La vedova allegra” di F. Lehar e lo spumeggiante “Con un poco di zucchero” di Sherman – Kostal, dal musical “Mary Poppins”, tutti magistralmente interpretati dal soprano Ilenia Lucci. Forte coinvolgimento di pubblico anche con i brani “Omaggio a Luigi Venturini”(II e IV tempo) di Guido Ruggeri, “Allegro” dall’opera Guglielmo Tell di G. Rossini, “La bella e la bestia” di T. Mashima, “American graphity” di N. Iwai. Immancabili “La fedelissima” e “Il Canto degli Italiani”. Su queste note, il pubblico commosso ha partecipato cantando l’inno degli Italiani.