Antonio Del Corvo, l'intervista esclusiva: Celano, fotovoltaico, crisi economica e situazione politica

Antonio Del Corvo, ex presidente della provincia de L’Aquila nel quinquennio 2010-2015, ha ricoperto per due volte la carica di vice-sindaco al comune di Celano e è stato anche consigliere regionale tra il 2008 e il 2010. Personaggio di spicco del panorama politico abruzzese, è membro di Forza Italia. A lui abbiamo rivolto alcune domande, per capire meglio come vive la sua attuale esperienza al comune di Celano e come si sta delineando la situazione in Forza Italia, dove si parla di un clamoroso rientro di Filippo Piccone. Abbiamo poi approfondito sul fotovoltaico e sulla situazione di crisi economica che avvolge il Paese. Buona lettura.

 

Dottor Antonio Del Corvo, oggi lei ricopre la carica di capogruppo di minoranza in consiglio comunale del movimento Celano Solidale. Che cosa può dirci dell’esperienza che ha maturato fino ad oggi? Come si trova nel ruolo di consigliere d’opposizione?

Una esperienza positiva che ci insegna molto dei meccanismi della democrazia nel consiglio comunale.

In un consesso che funzioni normalmente, ricordo l’esperienza in provincia, la dialettica può portare a risultati positivi per la collettività! Purtroppo a Celano non c’è dialogo, assistiamo a monologhi: la maggioranza ha bocciato tutte le nostre proposte sulla costituzione delle commissioni consiliari, addirittura ha bocciato la proposta di costituzione della commissione consiliare di garanzia, unico caso negli oltre 8.000 comuni italiani; le nostre proposte di convocazioni del consiglio comunale su tematiche specifiche, da ultimo la sicurezza nelle scuole, vengono puntualmente cestinate; per non parlare delle riunioni della capigruppo dove non si vota né si discute dell’ordine del giorno ma semplicemente la maggioranza comunica le proprie volontà!

 

La crisi economica da anni sta tormentando l’Italia e gli italiani. Celano non fa eccezione, basti vedere quante fabbriche sono state chiuse dallo zuccherificio alla Pittini, senza che la politica sia riuscita a far nulla per impedirlo. Come, secondo Lei si dovrebbe intervenire per tentare un rilancio economico della zona?

La crisi va combattuta con il rilancio delle vere risorse del nostro territorio: turismo e agricoltura. Pensare che le industrie tornino è utopistico visto i costi che hanno negli altri Paesi, dove si è dislocata la produzione! Purtroppo i nostri rappresentanti politici a Roma ed in Regione sono sordi alle richieste del mondo agricolo e del turismo! Si continua a perseguire le vecchie logiche clientelari dei micro interventi e non si ragiona sui grossi investimenti. Nello stesso tempo in una zona ricca di agricoltura e turismo non ci sono scuole in grado di formare i nostri giovani in questi settori – unica eccezione gli istituti alberghieri – non abbiamo guide turistiche, non abbiamo tour operator locali in grado di preparare tour sul nostro territorio.

 

Lei è stato Vice Sindaco a Celano, presidente della Provincia oltre che ad aver rivestito anche ruoli all’interno di AN prima e PDL poi. Che cosa è cambiato in questi anni nel modo di fare politica?

Quello che mi colpisce è la rassegnazione da parte dei cittadini, sarà anche questo un effetto della crisi economica? Fino a qualche anno fa se un’amministrazione pubblica prendeva decisioni errate, le proteste anche con cortei erano immediate, oggi se ne parla sui social e durano il tempo di un tweet che scompare dopo pochi secondi sommerso da migliaia di tweet. La politica ne sta approfittando chiudendosi in se stessa e trascurando gli interessi della collettività: basta esaminare la giornata di un nostro rappresentante eletto.

 

Ci sono alcune inchieste giudiziarie che la vedono imputato, cosa può dirci in merito?

La maggior parte delle false notizie che all’epoca sono comparse sulla stampa si stanno smontando ormai con il venire a galla della verità! Se mi ricapitasse mi comporterei allo stesso modo perché solo imponendomi in quel modo sono state messe in sicurezza le scuole superiori della nostra Provincia! Ad oggi le uniche scuole messe in sicurezza sono quelle e basta vedere quello che è successo quest’anno dopo il terremoto del centro Italia. In quasi tutti i comuni gli alunni sono stati trasferiti in sedi provvisorie anche avendo, i comuni, i finanziamenti per intervenire! Il bello è che i finanziamenti utilizzati dalla Provincia e quelli a disposizione dei Comuni vengono dalla stessa Delibera CIPE, la n. 47 del giugno 2009: giugno 2009 – giugno 2017 = 8 anni! Non sono troppi per mettere in sicurezza le scuole di competenza dei Comuni?

 

La scorsa campagna elettorale ha avuto quasi come unico argomento quello del fotovoltaico. Oggi, ad oltre un anno dall’insediamento della lista vincente, questo impianto ha iniziato a dare i frutti sperati?  Voi dell’opposizione che né pensate?

Ne sono contento! Come già affermato in campagna elettorale il danno alla collettività nel caso di mancato realizzo sarebbe stato immane per cui era necessario il completamento dell’investimento! Certo l’inchiesta del sito web www.site.it sta ponendo diversi interrogativi ma non è questo il compito di una sana opposizione, ci sono altri organi a ciò deputati. Il sottoscritto si sta preoccupando e si preoccuperà di come verranno utilizzato le risorse che entreranno nel bilancio comunale: meno luminarie e/o spettacoli ma più solidarietà e posti di lavoro ! Di solidarietà a Celano ne sto vedendo poca, eppure il numero di cittadini che hanno raggiunto la soglia di povertà è cresciuta a dismisura.

 

Nei mesi scorsi la Guardia di Finanza, dopo un esposto del suo collega consigliere d’opposizione Cesidio Piperni, è andata al Comune per sequestrare degli atti in merito all’impianto fotovoltaico. Che ne pensa in merito?

Questa è una falsa informazione. Le posso assicurare che il collega Cesidio Piperni non ha fatto nessun esposto sul Fotovoltaico! Se è vero che la Guardia di Finanza ha acquisito gli atti, perché arrabbiarsi se si è convinti di aver agito nella legalità come noi lo siamo? Se dovessero emergere delle irregolarità si vedrà, noi siamo garantisti!

 

Lei è un’esponente importante di Forza Italia in Abruzzo, protagonista della campagna referendaria a favore del NO.  La schiacciante vittoria che avete ottenuto nei confronti di chi invece sosteneva il Si, potrebbe avere ripercussioni anche nelle prossime tornate elettorali?

Credo che sono due momenti diversi! D’altronde il fronte del NO includeva anche il Movimento 5 Stelle e vedo improbabile una alleanza con loro in sede elettorale.

Di certo il messaggio dei cittadini contro un governo di transfughi è stato chiaro! Ora questi transfughi, accampando le scuse più assurde, cercano di ricollocarsi: si mettano l’anima in pace, i cittadini non li voteranno più!

 

Per concludere, sa che l’onorevole Filippo Piccone, ormai ex NCD, non ha votato la fiducia al Governo Gentiloni e sicuramente sa che vi sono voci che lo vedrebbero come prossimo al rientro proprio in Forza Italia. Secondo Lei si potrebbe verificare una situazione del genere?  Come vedrebbe un ritorno in Azzurro dell’Onorevole Piccone? Il Partito a livello regionale come reagirebbe?

Ad oggi non mi risulta che nelle sedi ufficiali, Palazzo Grazioli e/o coordinamento regionale, sia arrivata una richiesta del genere. Se arriverà verrà valutata sia nei pro che nei contro!

 

Redazione ilfaro24.it

 

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